Michele Jannotta

Jannotta Michele

Casapulla - Caserta 1866 / Puccianiello di Caserta 1918

Pittore
Biografia

Michele Antonio Enrico Jannotta

 

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Casapulla il 6 settembre 1866, morto poverissimo a Puccianiello di Caserta nel 1918. Studiò pittura col padre Pasquale Jannotta, poi fu discepolo di Gioacchino Toma all'Istituto di Belle Arti di Napoli. Buon ritrattista, trattò tutte le tecniche, compreso l'acquarello ed il pastello. Prese parte con successo ad esposizioni quale l'Artistica di Venezia del 1887, quella di Milano del 1891, l'Internazionale di Roma del 1903 e la «Salvator Rosa» di Napoli del 1904. Molti suoi lavori sono all'estero. Per la Provincia di Caserta eseguì ritratti e tele che attualmente trovansi nel Museo di Capua. Nel Municipio di Santa Maria Capua Vetere trovansi suoi ritratti ad olio, raffiguranti "Monsignor Michele Natale" e "Prof. Giacomo Strogolini". Altre sue tele: "L'alba"; "Il voto"; "Impressione"; "Al convento"; "Le lavandaie di Lauria"; "La campana del chiostro"; "La preghiera del mattino"; "La prima serata di neve".
 
 
 
da Enrico Giannelli - Artisti napoletani viventi - 1916
Nato in Casapulla (Caserta) il 6 settembre 1866. (Dimora a Puccianiello). Fu da prima allievo di suo padre, Pasquale Jannotta, pittore della scuola di Giuseppe Mancinelli, di cui nella Galleria di Capodimonte si conserva un dipinto dal titolo: "Buoso da Duero" esposto nella Promotrice del 1866. Il giovane lannotta, nell'Istituto di Belle Arti di Napoli, frequentò le classi di Augusto Licata, Angelo Maria Mazzia (nato in Roggiano Gravina (Cosenza) il 7 ottobre 1825, morto in Napoli il 22 gennaio 1890) ed altri.
Ma fu della classe di Gioacchino Toma ch'egli potette meglio giovarsi, sia per l'ottimo insegnamento del disegno che s'impartiva, sia per i felici risultati che questa dava. Vi rimase fino alla classe dei frammenti, non potendo più proseguire per mancanza di mezzi, non riuscendogli neppure di ottenere, per quanto modesta, una borsa di studio dalla sua Provincia. Fu accolto nello studio di Vincenzo Marinelli che frequentò con diligenza e da questo valoroso artista ebbe consigli ed ammaestramenti. Spronato da Filippo Palizzi, concorse alla prova del pensionato artistico con due giorni di ritardo, ma non potè proseguire per ragioni indipendenti dalla sua volontà. I quadri del lannotta hanno figurato pochissimo nelle Esposizioni, egli ha lavorato per commissioni private. Ha partecipato ad una sola Mostra della Salvator Rosa, quella del 1904, esponendo "Impressione" e "Al convento". Nel 1903, espose un quadretto all'Internazionale di Roma dal titolo "Le lavandaie di Lauria" e nel 1904 "La campana del chiostro". E' stato qualche tempo in America e vi ha eseguito parecchi lavori per commissione, fra i quali "La preghiera del mattino" e "La prima serata di neve". Questo pittore di paese ha fatto anche varii ritratti e nelle sale della Deputazione Provinciale di Terra di Lavoro se ne conservano tre, quello del "Senatore Incagnoli", di "Giovanni Nicotera" e del "Senatore De Simone". Per un periodo di varii anni è andato pellegrinando per le provincie meridionali in cerca di lavoro, affrontando ogni sacrifizio senza mai stancarsi.


Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

E. Giannelli - Artisti napoletani viventi - Napoli 1916



 

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