Innocente (Innocenzo) Cantinotti

Cantinotti Innocente (Innocenzo)

Milano 1877 / Milano 1940

Painter
Biografia

Nel 1903 partecipa alla V Esposizione Internazionale Biennale d'Arte della Città di Venezia realizzando il "Cartone per la grande vetrata "Due galli" realizzata da G. Beltrami & C., mostra alla quale partecipa ancora nel 1905, alla VI edizione, con il disegno "Il telegrafo" destinato alla decorazione del sffitto per la XV Sala, la Sala Internazionale. Nel 1906 è alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Milano dove espone i dipinti "Spaccfapietra" e "Paesaggio" più diversi disegni a matita e nel 1915 partecipa alla Esposizione Nazionale d'Arte presso la Regia Accademia di Brera e Società per le Belle Arti a Milano, presentandovi  i dipinti "Alla rotonda d'Inverigo" e "La scala del gigante ad Inverigo", l'anno seguente espone il dipinto "Ritratto di signora", nel 1917 cinque disegni raffiguranti "Siracusa ed il teatro greco" ed infine alla edizione del 1922  espone i dipinti "Ritratto della signora Emilia Bernasconi Testa" e "Cesare Battisti".

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Milano il 24 gennaio 1877.  Studiò all'Accademia di Brera di Milano, allievo di Vespasiano Bignami, Giuseppe Bertini, Camillo Rapetti e Giuseppe Mentessi. Alla Biennale di Brera per la prima volta affrontò il pubblico con "Sansone", che gli fruttò il premio Gavazzi. Poi ha sempre partecipato alle Biennali di Brera a Milano, e a Venezia, alle Mostre di Buenos Aires e Bruxelles. Si unì con Giovanni Beltrami, Giovanni Buffa e Guido Zuccaro nel 1900 formando la ditta «G. Beltrami e C. per vetrate artistiche» e con loro eseguì numerosi lavori per l'Italia e per l'estero, specialmente per l'America. Ebbe il gran premio all'Esposizione Internazionale di Milano del 1906, la medaglia d'oro a Bruxelles nel 1910, e nello stesso anno vinse il premio Fumagalli all'Esposizione di Brera col ritratto "Mia madre". Fu al fronte, dove si meritò la croce di guerra e compose una raccolta di disegni di rovine e di prigionieri ed una serie di panorami di quei luoghi. Un suo vetro, "Due galli", si trova alla Galleria Internazionale di Venezia, e "Due prigionieri" alla Galleria del Castello Sforzesco di Milano. Notevole la "Vetrata di San Carlo nel Duomo di Milano", fatta in collaborazione cogli altri artisti citati. Di preferenza si dedicò alla pittura di figura ed in specie ai ritratti.

 

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953




 

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