Oreste Albertini
Albertini Oreste
Torre del Mangano - Pavia 1887 / Besano - Varese 1953
Painter
Biografia
da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Torre del Mangano (Pavia) il 28 marzo 1887.
Appresi i primi rudimenti dell'arte nella civica scuola pavese con Pietro Michis, studiò a Brera con Giovan Battista Borsani e Angelo Lorenzoli e alla Umanitaria con Luigi Rossi e Giovanni Buffa.
È stato un po' artefice ed un po' operaio fino al 1921; poi, nel 1923, si presentò alla Mostra Nazionale di Brera con un trittico: "In Val Ceresio", nel 1924 con "Grignetta" e nel 1925 con "Sole di settembre". Pur usando una tecnica molto personale, considera questa al modesto posto di mezzo esecutivo per fissare nell'opera la bellezza, il sentimento, il sapore e la vita che il vero ispira. I suoi migliori lavori del primo decennio di attività sono: "In Val Ceresio" (trittico), proprietà Locatelli; "Nevicata in Val Marchirolo"; "Letizia di sole"; "Tramonto sul Generoso" ed "Una bella giornata di marzo". Più recenti sono i quadri "Vespero" e "Rive dorate", ora nella Galleria d'arte moderna di Milano. Allestì personali a Milano, Roma, genova, Torino, Pavia, Bergamo, e Varese.
Nei Musei Civici di Pavia si conserva il suo dipinto Paesaggio invernale e sempre a Pavia, ma nelle collezioni della Provincia, è custodito il dipinto Paesaggio montano. Nel Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, a Varese, si conserva il dipinto Veduta di Pera di Fassa.
Nato a Torre del Mangano (Pavia) il 28 marzo 1887.
Appresi i primi rudimenti dell'arte nella civica scuola pavese con Pietro Michis, studiò a Brera con Giovan Battista Borsani e Angelo Lorenzoli e alla Umanitaria con Luigi Rossi e Giovanni Buffa.
È stato un po' artefice ed un po' operaio fino al 1921; poi, nel 1923, si presentò alla Mostra Nazionale di Brera con un trittico: "In Val Ceresio", nel 1924 con "Grignetta" e nel 1925 con "Sole di settembre". Pur usando una tecnica molto personale, considera questa al modesto posto di mezzo esecutivo per fissare nell'opera la bellezza, il sentimento, il sapore e la vita che il vero ispira. I suoi migliori lavori del primo decennio di attività sono: "In Val Ceresio" (trittico), proprietà Locatelli; "Nevicata in Val Marchirolo"; "Letizia di sole"; "Tramonto sul Generoso" ed "Una bella giornata di marzo". Più recenti sono i quadri "Vespero" e "Rive dorate", ora nella Galleria d'arte moderna di Milano. Allestì personali a Milano, Roma, genova, Torino, Pavia, Bergamo, e Varese.
Nei Musei Civici di Pavia si conserva il suo dipinto Paesaggio invernale e sempre a Pavia, ma nelle collezioni della Provincia, è custodito il dipinto Paesaggio montano. Nel Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, a Varese, si conserva il dipinto Veduta di Pera di Fassa.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
D. Morani - Dizionario dei pittori pavesi - Milano 1948
Castelletto Saleggio - Un secolo di pittura
H. Vollmer - Kunstlerlex XX Jahr - 1953
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