Luigi Rossi

Rossi Luigi

Castagnola - Lugano 1853 / Sala Capriasca - Canton Ticino 1923

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci
Nato a Castagnola presso Lugano il 10 marzo 1853. Morto a Sala Capriasca il 6 agosto 1923.
Studiò alla milanese Accademia di Brera, allievo di Giuseppe Bertini, di Francesco Valaperta e di Luigi Riccardi, e rapidamente si conquistò fama con "La questua infruttuosa", primo dipinto esposto (1874); "Una via di Milano"; "In assenza dei padroni"; "La scodella rotta"; "La distrazione" e "Il fratellino ammalato"; cosicchè i suoi quadri furono cercati e apprezzati.
Trattò, con pennellata sicura, colore equilibrato, tecnica robusta, soggetti di genere secondo la moda del tempo; ma eseguì anche molti paesaggi di montagna, nei quali rievocò con nostalgia d'artista le Alpi native.
Recatosi a Parigi nel 1885, si segnalò come brioso illustratore di romanzi francesi, come «Tartarin sur les Alpes» di Alfonso Daudet. Nel 1890 era a Berna.
Sue opere figurarono, sino agli ultimi anni di vita dell'artista, alle principali mostre: a Parigi, nel 1889 "La polenta", riesposto a Londra nel 1916; nel 1892, "Alba"; nel 1898, "Il mosto", che attualmente è conservato con "La preghiera del mattino" nella Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Poi alla Esposizione Internazionale di Milano (1906) apparvero i suoi quadri "Casa abbandonata"; "La vita"; "L'alzaia"; "Ritratto di signora" e "Primi raggi", alla Mostra del Cinquantenario in Roma (1911), i due dipinti "Il mercato (Lago di Lugano)" e "Arcobaleno"; alla Biennale Veneziana del 1912, "Cerere" e "Plein air"; a quella del 1914, "Le ranette" e "La valle", alla Quadriennale di Torino del 1919, "Miraggio"; alla Biennale Veneziana del 1920, "La pianura"; alla successiva "Le castagne"; alla Quadriennale torinese del 1923, "La famiglia del contadino".
Il Museo Civico di Torino conserva il suo lavoro "Passeggiata domenicale sulle coste dell'Atlantico".
Altre opere sono nei Musei di Berna, di Ginevra e dl Berlino.
Citansi anche del Rossi: "Ritratto del generale Sirtori"; "Dopo la luna di miele"; "La vigna del maestro"; "La carovana del pittore"; "Il giullare"; "L'abate galante"; "Sogni di giovinezza"; "Il ritorno al paese natio".



da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895
Nato nel 1853 a Lugano, ma a tre anni fu condotto a Milano.
Nelle concezioni di questo artista, che è anche geniale illustratore di opere letterarie, la nota gaiamente satirica si alterna a quella dell'affetto.
Caratteristici i due quadri «In assenza dei padroni» e «Il fratellino ammalato».




Giuseppe Bertini (bio)
Luigi Riccardi (bio)
Francesco Valaperta (bio)



 

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