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Antonio Piccinni

Piccinni Antonio

Trani - Bari 1846 / Roma 1920

Painter, Engraver
Biografia

da A.M. Comanducci

Nato a Trani il 14 maggio 1846, morto a Roma il 26 maggio 1920. Dopo esser stato istradato all'arte, nella nativa Trani, da Giuseppe Quercia, studiò a Napoli con Biagio Molinaro e vi frequentò l'Istituto di Belle Arti, nel quale furono suoi maestri Domenico Morelli e Tommaso Aloysio Juvara. Nel 1865 vinse il pensionato di pittura bandito dalla Provincia di Bari, e nel 1873 quello nazionale di Roma. Recatosi nella Capitale, si impiegò nel Ministero della Marina, dal quale ebbe incarico di viaggiare per rilevare le coste italiane, africane, asiatiche e fin dell'America. Nel campo dell'arte si rese noto come valente acquafortista, e suoi lavori figurarono alle mostre della Promotrice «Salvator Rosa» dal 1864 al 1906, e a numerose esposizioni in Italia e all'estero. Si rammentano: "La rivoluzione di Masaniello" (acquaforte), esposto a Napoli nel 1877; "L'avaro", inviato all'Esposizione Universale di Parigi nel 1878; "I centesimi dell'avaro", e i ritratti a sfumo di "Re Vittorio Emanuele Il" e "Re Umberto I", esposti a Torino nel 1880; "Una via di Ravello" inviato a Monaco nel 1885; "Fiammiferaio" (acquerello), esposto a Venezia nel 1887; gli acquarelli "Il birichino" e "Una giovinetta", presentati a Bologna nel 1888; "Costume della Campagna romana" (acquarello), esposto a Torino nel 1892 con "La Costiera di Sorrento"; "Nella notte", inviato a Berlino nel 1894; "Giovane romana", presentato nel 1897 alla Triennale di Brera; "Interno rustico in Amalfi" e "Corte del Palazzo Ducale" inviati alla Prima Esposizione Italiana tenutasi a Leningrado nel 1898; "Una romanina"; "Foglie di sera"; "Piacevole compagnia"; "Partita guadagnata"; "Accordi di notte"; "Un lavoratore"; "Dio e l'oro": tutti esposti a Monaco di Baviera fra il 1899 e il 1902; "Campagna romana"; "Vanità e invidia"; "Foro romano"; "Tempio di Saturno", esposti a Roma fra il 1903 e il 1907, con "Scuola"; "Facchino napoletano"; "Timoniere militare"; "Un vecchio"; "Piccolo marinaio" (acqueforti), e "Testa"; "Porta rustica"; "L'amore viene nella lotta"; "Dopo la prece"; "In difesa dell'onore"; "Tipi meridionali"; "Impressioni di Raiano"; "Una via di Raiano"; "Una marchigiana" (acquarelli); "Amedea"; "Allegria"; "Serietà": tutti acquarelli, esposti a Milano nel 1906. Il Piccini fu premiato a Rio de Janeiro, nel 1896, per la sua collezione di acqueforti, e riportò pure successi al Salone di Parigi, a Saint Louis, a Londra. Il suo dipinto "La famiglia" fu acquistato dal re Vittorio Emanuele Il. Molti suoi lavori sono di proprietà del prof. Giuseppe Pastina e dell'avv. Chicco di Napoli; altri si trovano a Bari e a Trani.



 

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