Il Santuario delle Stimmate *

Pandolfi Alessandro (Castellammare Adriatico - Pescara 1887 / Pavia 1953)

Tecnica: Ceramica
Misure: 39cm x 58.5cm

Opera firmata in basso a sinistra

Opera titolata sul retro


Alessandro Pandolfi

Pandolfi Alessandro

Pandolfi Alessandro (Castellammare Adriatico - Pescara 1887 / Pavia 1953)

Pittore, Ceramista, Incisore, Illustratore

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Pescara il 3 giugno 1887, morto in una clinica di Pavia l'8 ottobre 1953. Studiò con Domenico Ferri a Bologna e con Paolo Gaidano a Torino. Frequentò l'Istituto di Belle Arti di Bologna e l'Accademia Albertina di Torino. Iniziò la sua attività artistica con la xilografia. Eseguì con questa composizioni illustranti soggetti della vita d'Abruzzo. Illustrò, fra gli altri, il volume de "L'Eroica" sulla Polonia, al tempo della guerra 1915-1918. Si dedicò alla pittura di cavalletto, eseguendo ritratti e composizioni di notevole valore artistico. Si diede poi con entusiasmo all'arte ceramistica, illustrando con vivaci colori, su terraglia forte, dipinta sotto smalto, a gran fuoco, scene e costumi caratteristici della sua terra, paesaggi abruzzesi e umbri, nature morte, interni, soggetti francescani. In oltre trent'anni di studio assiduo ed appassionato portò la pittura su ceramica, con una tecnica tutta particolare, ad un livello non raggiunto da alcuno. Egli volle ed ottenne così quasi dei "piccoli affreschi" vivi di colore, smaglianti nello splendore degli smalti. Passò all'affresco, al quale pure diede un'impronta personale sia per la tecnica seguita, sia per aver usato, oltre le comuni terre, i colori della ceramica, ottenendo anche in quel genere di pittura effetti nuovi, tinte vive, brillanti. Fu socio degli Incisori d'Italia, nel cui ruolo d'onore è rimasto; e sue opere di xilografia figurarono ai Saloni e alle Mostre di quell'associazione. Alcune sue opere: "Scene di vita e costumi d'Abruzzo", xilografie; "Natura morta" (ceramica) Castello Sforzesco, Milano; "Madonna dell'Aiuto" e "Santa Rita" (ceramiche); "Chiesa del Sacro Cuore di Busto Arsizio"; "La Deposizione" (ceramica) raccolta dott. Cernezzi, Milano; "S. Sebastiano" (ceramica) raccolta Aimone, Busto Arsizio; "La tosatura delle pecore" (ceramica); "Ritratto della signora Solaro" (olio) raccolta del prof. dott. Giuseppe Solaro, Milano; "Donna d'Abruzzo al telaio" (ceramica) raccolta G. D'Annunzio, Vittoriale; "La mietitura" (olio) raccolta dott. Emilio Reiser, Milano; "I doni di nozze" (ceramica), raccolta F. Sterzi, Fagnano Olona. Grandi affreschi: "La Gloria" in un palazzo pubblico di Gallarate; quattro episodi della "Vita di S. Francesco" chiesa del Sacro Cuore di Busto Arsizio. Ha allestito varie «personali» e fra esse a Milano a Bottega di Poesia (1928); alla Pesaro (1932) e alla Galleria Grande (1940); a Genova alla Galleria Vitelli (1930) ed alla Galleria Rotta (1933).

 

 

Nel 1932 espone alla Galleria Pesaro di Milano in occasione della "Mostra di Enrico Gaudenzi, Alessandro Pandolfi, Giulio Cesare Vinzio e Angiolo Vannetti" le 5 opere: "Autoritratto", "La famiglia del pastore", "Il giudizio di Paride", "Pranzo di nozze" e "La casta Susanna" e nel 1938, in occasione della Esposizione dei XXXV anni della Galleria Pesaro vi presenta il dipinto su ceramica "La famiglia".

Nel 1956 viene pubblicato il volume "Alessandro Pandolfi pittore, xilografo e ceramista, con introduzione di Giorgio Nicodemi, edito dalla Casa Editrice Toscana, Varese.



 

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