Forte dei Marmi (1909)

Calderini Luigi (Torino 1880 / Torino 1973)

Technique: Oil on paper
Measures: 16.5cm x 27.5cm

Signed lower left.


Luigi Calderini

Calderini Luigi

Calderini Luigi (Torino 1880 / Torino 1973)

Painter, Sculptor

Il padre Marco Calderini, noto pittore sull'impronta del romanticismo di Antonio Fontanesi, lo indirizza alla pittura e unico maestro lo segue in un attento studio dal vero.
Nel paesaggio tematica dominante e quasi esclusiva della sua produzione, il forte legame con il padre emerge dalle luci, dai giochi cromatici così come dall'impostazione delle vedute, ma è comunque evidente una personale originalità artistica.
Esordisce alla prima mostra a Torino nel 1900, non si dedica solo alla pittura ed ottiene buoni risultati anche nella scultura, unico vero elemento di distacco totale dal padre, le due statue di "S. Massimo" e del "Beato Sebastiano Valfré" che ornano la facciata del Santuario della Consolata a Torino sono opere sue, così come i due altorilievi sulla facciata della Chiesa della Salute.
Lo studio del vero si concretizza nei i piccoli bronzi di contadinelli e pastorelle, di cuccioli di animali resi con una immediatezza che supera la pura imitazione del soggetto estrapolandone tutta la poesia.
Un suo dipinto “Colonna di prigionieri austriaci scortati nelle retrovie dalla cavalleria italiana” acquistato all’esposizione di Milano nel 1917 dal Museo di Udine, lo si pensa distrutto dagli austriaci sino al 1937 quando casualmente rinvenuto viene restituito all'artista che lo riconsegna la museo.

 


da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Torino il 22 febbraio 1880,  vive ivi. Ebbe i primi insegnamenti dal padre Marco Calderini, e si perfezionò poi attraverso un attento studio dal vero. Esordì ad una mostra di Torino nel 1900 e successivamente partecipò alle esposizioni di Milano, Genova, Firenze, Varallo Sesia e Cuneo. La sua attività non é volta unicamente alla pittura, ma anche alla scultura con buon successo. Diverse gallerie d'arte ospitano sue opere: il Museo Civico di Torino, la Galleria Nazionale di Roma, la Galleria Ricci Oddi di Piacenza e numerose raccolte private italiane e straniere. Un suo dipinto, "Colonna di prigionieri austriaci condotta dalla cavalleria italiana", acquistato all'esposizione di Milano nel 1917 per il Museo di Udine, vi fu distrutto dagli Austriaci durante la nostra ritirata.



 

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