Lemmo Rossi Scotti
Rossi Scotti Lemmo
Perugia 1848 / Roma 1926
Painter, Decorator
Biografia
Conte Lemmo Rossi Scotti
da A. M. Comanducci
Nato a Perugia il 24 febbraio 1848, morto a Roma il 23 dicembre 1926; Allievo del padre Gaspare Rossi Scotti, che era stato discepolo di Tommaso Minardi e buon dilettante, frequentò poi la patria Accademia, per recarsi infine a Roma e ivi proseguire liberamente nello studio dal vero. Predilesse i soggetti militari, e dopo vari piccoli lavori espose a Perugia, nel 1879, "La carica del capitano di Villanova delle Guide a Monzambano" che riespose l'anno seguente a Torino. Iniziò così una serie di quadri nei quali in genere illustrò episodi delle battaglie dell'Indipendenza. Meritano particolare menzione: "Il colonnello Bolegno a San Martino", esposto a Roma nel 1883 ed a Milano nel 1890; "Il capitano Roberto Perrone di San Martino alla difesa del Belvedere"; La morte del tenente conte Dal Verme a Custoza"; "La carica degli Ulani contro le batterie del generale Bizio a Villafranca"; "Vittorio Emanuele Il a San Martino"; "Dopo Waterloo". Da citarsi anche il "Ritratto del Principe Ereditario nel costume di Gran Maestro dell'Ordine della SS. Annunziata", eseguito per un torneo in onore dei Duchi di Genova; Amico e seguace di Nino Costa, il conte Rossi Scotti fece parte del gruppo «In arte libertas» e con gli altri aderenti partecipò alle manifestazioni degli «Amatori e Cultori» di Roma. Si dedicò pure a quadri di soggetto umbro e georgico: notevole l'"Ave Maria", esposto a Perugia nel 1899, poi a Roma e a Londra, dove fu venduto; da citare anche: "Una Ninfa nei boschi"; "Silvia e il Satiro" (dall'«Aminta» del Tasso) e altri quadri a soggetto storico, come "La legione romana alla battaglia del Trasimeno" e "Attila". Nell'aula magna dell'Università di Perugia lasciò traccia della sua opera di decoratore.