Francesco Jacovacci
Jacovacci Francesco
Roma 1838 / Roma 1908
Painter
Biografia
da A.M. Comanducci ediz 1962
Nato a Roma il 30 gennaio 1838 e morto nella stessa città il 26 giugno 1908. Si dedicò alla pittura storica. Studiò a Roma, allievo di Alessandro Marini, di Alessandro Capalti e di Cesare Fracassini. A Parigi lavorò, con Mariano Fortuny y Marsal, per la Casa Goupil. Profondo nella sua arte, mostrò d'averne compresa tutta l'evoluzione, e nelle sue opere infuse una notevole luminosità di colore, brillante e solido, e tutta la sua conoscenza della natura. Alcuni suoi acquarelli sono pure trattati con maestria e con verità. Direttore della Galleria d'Arte Moderna a Roma, fu anche presidente del Pensionato Artistico, membro dell'Accademia di San Luca e di altre istituzioni artistiche. Sue opere principali: "Il pittore nel suo studio", con la quale esordì, acquistata dal pittore Witer; "Vittoria Colonna", premiata a Torino nel 1881, acquistata per il Palazzo Reale di Capodimonte, e da molti ritenuta il suo miglior lavoro; "Alessandro VI e l'Ambasciatore Veneto"; "Innocenzo X"; "Olimpia Pamphilj"; "Ricordi del passato"; "Bernini", nel Palazzo di Capodimonte; "Il Giustiniani", nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Cristoforo Colombo", conservata unitamente a un "Episodio della caduta della Repubblica Veneta", nell'Accademia Navale di Livorno. "Addio al passato", nella Galleria d'Arte Moderna di Milano. Negli ultimi anni lo Jacovacci abbandonò la pittura per darsi alla politica.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
Nicodemi Bezzola - La Galleria d'arte moderna - Milano 1935
A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889
Thieme Becker - Kunstlerlex - 1925
Illustrazione Italiana - 1877 1908
Natura ed Arte - 1899/1900 1907/08
Giornale d'Italia - Roma 1908
Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana