Giuseppe Carozzi
Carozzi Giuseppe
Milano 1864 / Montecarlo, Principato di Monaco 1938
Painter
Biografia
Nato a Milano il 29 giugno 1864, morto a Montecarlo nel febbraio 1938. Paesista di essenza nobile e sottile, di tecnica individuale e originale. Studiò giurisprudenza all'Università di Bologna, ma contemporaneamente fu iniziato all'arte da Riccardo Pasquini. In seguito, quantunque laureato, si dedicò alla pittura, consigliato e istruito da Filippo Carcano. Vinse il premio Fumagalli nel 1883, con "Baruffe chioggiotte". Partecipò alle mostre di Venezia, Roma, Milano, Torino, Monaco di Baviera, Berlino, Leningrado, Copenaghen e Buenos Aires. A Monaco di Baviera tenne una esposizione personale, e un'altra a Venezia. Al Museo del Lussemburgo di Parigi si trova "L'incantatore (Cervino)"; al Museo de Beaux Arts di Bruxelles uno studio del "Commiato del sole", mentre il quadro, che fu premiato a Monaco di Baviera nel 1909 con medaglia d'oro, è attualmente nella raccolta dell'ex ministro Andrassy. Altre sue opere: "Fonte purissima", nella Galleria d'Arte Moderna di Roma, "La catena del Miscabel" nel Museo Capitolino di Roma; "Nella valle della fede" e "Armonie del crepuscolo d'inverno" entrambi acquistate dalla regina Margherita. "Notre Dame des Neiges (Zermatt)", esposta a Venezia nel 1912, fu acquistata dal Re. In quell'anno la Biennale Veneziana gli ospitò in una sala apposita 22 Opere.
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895 e 1897
Valente paesista nato nel 1864 a Milano. Fu scolaro di Antonio Fontanesi, di Filippo Carcano e di Augusto Sezanne.
In molte delle sue tele riprodusse con una nota spiccatamente individuale l'ambiente chioggiotto.
Ricordiamo «Una baruffa a Chioggia» e «Calle di Chioggia» quest'ultima acquistata per la Galleria Nazionale.
A Torino nel 1898 «L'ora di notte: traghetto a Sottomarina».
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1912
di Vittorio Pica
Mostra individuale (1912)
La carriera di Giuseppe Carozzi si è svolta, durante gli ultimi cinque lustri, per tappe misurate ma ininterrottamente progressive mercè il calcolato, severo e diretto studio del vero ed una ricerca tecnica sempre più accurata, scrupolosa e raffinata nell'ingegnosa applicazione del complimentarismo cromatico, rendendo degno il valente e coscienzioso artista milanese di venire additato come uno dei più sicuri, più coscienziosi e più personali rappresentanti odierni di quella lombarda pittura di paesaggio che possiede così nobili e gloriose tradizioni.
Per quanto piacevoli all'occhio riescano, per grazia accorta di composizione, per luminosa vivacità di tavolozza, le tele suggeritegli, varii anni fa, dai ridenti aspetti di Sottomarina e di Chioggia, è però alla campagna francese del Delfinato e sopra tutto all'Alta Montagna italiana e svizzera, osservate con occhio acuto e con anima di poeta, che il Carozzi deve l'ispirazione dei suoi quadri più caratteristici e significativi.
A forza di ferrea e chiaroveggente pertinacia e di fervido entusiasmo estetico, due doti dello spirito che tanto guadagnano a trovarsi accoppiate, egli ha saputo emanciparsi da ogni troppo immediata influenza di Filippo Carcano, Giovanni Segantini o Antonio Fontanesi, i quali sono stati volta a volta i suoi maestri prediletti, e ciò pure riuscendo ad assimilare più d'una delle loro preziose qualità di visione e di fattura, in modo che non è raro ritrovare in una sua tela la poderosa solidità costruttiva del primo unita alla delicata sapienza evocativa delle trasparenze atmosferiche e dei fulgori luminosi delle sommità alpestri in cui eccelse il secondo ed a quell'intensificatrice e trasfiguratrice glorificazione della realtà che al terzo merito a buon diritto il titolo di pittore-poeta.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Callari - Storia dell'arte contemporanea italiana - Roma 1909
V. Pica - L'arte mondiale all'Esposizione internazionale di Venezia - 1905 1907
Thieme Becker - Kunstlerlex - 1912
L'Arte - 1909
Vita d'arte - 1910
Catalogo I Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1895
Catalogo II Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1897
Catalogo X Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1912
Opere
Tramonto nel Delfinato - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza
Tramonto in Engadina - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza