Augusto Sezanne
Sezanne Augusto
Firenze 1856 / Venezia 1935
Painter, Potter, Architect, Designer, Decorator, Graphics designer
Biografia
da A. M. Comanducci
Nato a Firenze il 31 agosto 1856; morto a Venezia il 6 maggio 1935.
Era bolognese di elezione, perchè a Bologna formò la sua educazione artistica, dedicandosi prima al paesaggio, poi alla decorazione.
Esordì a Torino col quadro "Requiem"; poi espose a Milano, nel 1881, "Una giornata di dicembre"; a Firenze, nel 1883, "Aprile"; a Roma, nello stesso anno: "Tempo triste"; "Sotto i faggi" e "Armonie primaverili"; a Torino, nel 1884, "Meriggio stanco"; nello stesso anno, all'Esposizione di Belle Arti di Firenze, "Palude"; a Milano, nel 1886, "Tepori primaverili"; a Venezia, all'Esposizione Nazionale Artistica del 1887, "Sole d'inverno" e "Tristezza invernale".
Nello stesso anno pubblicò a Parigi, editore il Rotschild, una serie di composizioni sull'"Acqua", con prefazione di Alfonso Daudet.
Nel 1892 e per un lungo periodo di anni insegnò nell'Istituto di Belle Arti di Venezia, volgendo la sua attività a riprodurre e a glorificare la Laguna e i monumenti della Città.
Buon decoratore e pittore di fiori, suggestivo ed elegante, ha eseguito nella cappella Stucky del Cimitero di Venezia un colossale mosaico, "Il viaggio della vita"; ha decorato, architettato e affrescato edifici pubblici e privati: fra gli altri, degna di nota l'ornamentazione della sala del Consiglio cittadino di Rovereto, e la casa bolognese detta "Canton dei fiori", da lui ideata e ornata.
In occasione della inaugurazione del nuovo campanile di San Marco, disegnò un francobollo commemorativo che incontrò successo.
Ha pure disegnato alcuni cartelli dell'Internazionale Veneziana.
A quest'ultima manifestazione d'arte partecipò dal 1901: in quell'anno espose "Il Rio di Donna onesta"; nel 1903, un cartone per la detta cappella Stucky e tre acqueforti: "Il Rio delle Convertite"; "Casa piccola, silenzio grande" e "Mistero del bosco"; nel 1905, "La Madonna del mare" e "Vecchie visioni"; nel 1907, "La Madonna della neve"; nel 1909, "La buona parola", nel 1912, in mostra individuale, dodici "Visioni della Basilica d'oro", fra le quali notata "L'ora della Messa"; nel 1914, altre tre "Visioni"; nel 1920: "Garofani verdi"; "Garofani rosa"; e tre tempere: "Anima ribelle"; "Finestra veneziana" e "Vaporetto sul Canal Grande"; nel 1922: "La Madonna della Laguna"; "Rose"; "Il Canal Grande in festa" (tempera) e quattro acquarelli di soggetto romano; nel 1924: "Peonie"; "Rose"; "Tacchini"; "Riposo"; "Darling"; "Cavallo morto"; nel 1926, "Peonie", nel 1928: "La tradita" e "Piccioni di San Marco"; nel 1930, "I protetti di San Marco"; nel 1932, due disegni: "Meditazione" e "Fido" (testa di cane).
Suoi dipinti sono in importanti pubbliche Gallerie: in quella d'Arte Moderna di Milano sono collocati: "Un mattino dopo l'incursione aerea a Venezia" e "Una giornata di dicembre"; in quella della Capitale, "All'altare della Madonna".
Alla Mostra dei Quarant'anni della Biennale Veneziana (1935) figuravano undici opere.
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895, 1897 e 1901
Pittore, decoratore, architetto, nato a Firenze nel 1856.
I suoi quadri principali sono «Autunnalia» (1884) «Tristezza invernale» (1887) «Sole d'inverno» (1888), «Armonie d'estate» (1889).
Pubblicò a Parigi editore il Rotschild, la sua splendida raccolta di disegni allegorici sull'Acqua.
Di lui, come architetto e decoratore, ricorderemo la casa detta il "Canton dei fiori "a Bologna, l'ornamentazione murale e la suppellettile della Sala del Consiglio cittadino di Rovereto, entrambi nello stile del secolo XV.
È professore d'ornato nell'Istituto di Belle Arti a Venezia.
Sono tutti suoi i Manifesti della nostra esposizione. (1901)
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1912
Mostra individuale
Augusto Sezanne, benchè nato a Firenze, e bolognese di elezione poiché a Bologna formò la sua educazione artistica dedicandosi prima al paesaggio e poi facendo parte di quella riunione d'artisti, diretta da Alfonso Rubbiani, che operano rivolti alla natura ed alla tradizione.
Illustrò la campagna e gli animali in moltissimi quadri e disegni a penna resi popolari dagli editori Treves e Ricordi.
Nel 1887 pubblicò a Parigi una serie di composizioni sull'«Acqua», con prefazione di Alphonse Daudet, dedicata a S. M. la Regina Margherita.
Molti suoi quadri furono acquistati dal Re Umberto e dallo Zar di Russia.
Dal 1892 insegna decorazione all'Istituto di Belle Arti di Venezia e da allora la sua attività si rivolse a riprodurre la laguna ed i monumenti di Venezia, con visioni tutte sue personali.
Compose quasi tutti i manifesti delle Esposizioni Veneziane.
Decorò la Cappella Stucky con un colossale mosaico «La glorificazione della Morte ».
Architettò ed affresco edifici pubblici e privati.
Immaginò e diresse tutta la decorazione della Sezione Italiana alla Mostra di Bruxelles 1910.
La Giuria Internazionale ed il Governo Belga gli conferirono alte onorificenze.
Alfonso Rubbiani (bio)
Nato a Firenze il 31 agosto 1856; morto a Venezia il 6 maggio 1935.
Era bolognese di elezione, perchè a Bologna formò la sua educazione artistica, dedicandosi prima al paesaggio, poi alla decorazione.
Esordì a Torino col quadro "Requiem"; poi espose a Milano, nel 1881, "Una giornata di dicembre"; a Firenze, nel 1883, "Aprile"; a Roma, nello stesso anno: "Tempo triste"; "Sotto i faggi" e "Armonie primaverili"; a Torino, nel 1884, "Meriggio stanco"; nello stesso anno, all'Esposizione di Belle Arti di Firenze, "Palude"; a Milano, nel 1886, "Tepori primaverili"; a Venezia, all'Esposizione Nazionale Artistica del 1887, "Sole d'inverno" e "Tristezza invernale".
Nello stesso anno pubblicò a Parigi, editore il Rotschild, una serie di composizioni sull'"Acqua", con prefazione di Alfonso Daudet.
Nel 1892 e per un lungo periodo di anni insegnò nell'Istituto di Belle Arti di Venezia, volgendo la sua attività a riprodurre e a glorificare la Laguna e i monumenti della Città.
Buon decoratore e pittore di fiori, suggestivo ed elegante, ha eseguito nella cappella Stucky del Cimitero di Venezia un colossale mosaico, "Il viaggio della vita"; ha decorato, architettato e affrescato edifici pubblici e privati: fra gli altri, degna di nota l'ornamentazione della sala del Consiglio cittadino di Rovereto, e la casa bolognese detta "Canton dei fiori", da lui ideata e ornata.
In occasione della inaugurazione del nuovo campanile di San Marco, disegnò un francobollo commemorativo che incontrò successo.
Ha pure disegnato alcuni cartelli dell'Internazionale Veneziana.
A quest'ultima manifestazione d'arte partecipò dal 1901: in quell'anno espose "Il Rio di Donna onesta"; nel 1903, un cartone per la detta cappella Stucky e tre acqueforti: "Il Rio delle Convertite"; "Casa piccola, silenzio grande" e "Mistero del bosco"; nel 1905, "La Madonna del mare" e "Vecchie visioni"; nel 1907, "La Madonna della neve"; nel 1909, "La buona parola", nel 1912, in mostra individuale, dodici "Visioni della Basilica d'oro", fra le quali notata "L'ora della Messa"; nel 1914, altre tre "Visioni"; nel 1920: "Garofani verdi"; "Garofani rosa"; e tre tempere: "Anima ribelle"; "Finestra veneziana" e "Vaporetto sul Canal Grande"; nel 1922: "La Madonna della Laguna"; "Rose"; "Il Canal Grande in festa" (tempera) e quattro acquarelli di soggetto romano; nel 1924: "Peonie"; "Rose"; "Tacchini"; "Riposo"; "Darling"; "Cavallo morto"; nel 1926, "Peonie", nel 1928: "La tradita" e "Piccioni di San Marco"; nel 1930, "I protetti di San Marco"; nel 1932, due disegni: "Meditazione" e "Fido" (testa di cane).
Suoi dipinti sono in importanti pubbliche Gallerie: in quella d'Arte Moderna di Milano sono collocati: "Un mattino dopo l'incursione aerea a Venezia" e "Una giornata di dicembre"; in quella della Capitale, "All'altare della Madonna".
Alla Mostra dei Quarant'anni della Biennale Veneziana (1935) figuravano undici opere.
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895, 1897 e 1901
Pittore, decoratore, architetto, nato a Firenze nel 1856.
I suoi quadri principali sono «Autunnalia» (1884) «Tristezza invernale» (1887) «Sole d'inverno» (1888), «Armonie d'estate» (1889).
Pubblicò a Parigi editore il Rotschild, la sua splendida raccolta di disegni allegorici sull'Acqua.
Di lui, come architetto e decoratore, ricorderemo la casa detta il "Canton dei fiori "a Bologna, l'ornamentazione murale e la suppellettile della Sala del Consiglio cittadino di Rovereto, entrambi nello stile del secolo XV.
È professore d'ornato nell'Istituto di Belle Arti a Venezia.
Sono tutti suoi i Manifesti della nostra esposizione. (1901)
da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1912
Mostra individuale
Augusto Sezanne, benchè nato a Firenze, e bolognese di elezione poiché a Bologna formò la sua educazione artistica dedicandosi prima al paesaggio e poi facendo parte di quella riunione d'artisti, diretta da Alfonso Rubbiani, che operano rivolti alla natura ed alla tradizione.
Illustrò la campagna e gli animali in moltissimi quadri e disegni a penna resi popolari dagli editori Treves e Ricordi.
Nel 1887 pubblicò a Parigi una serie di composizioni sull'«Acqua», con prefazione di Alphonse Daudet, dedicata a S. M. la Regina Margherita.
Molti suoi quadri furono acquistati dal Re Umberto e dallo Zar di Russia.
Dal 1892 insegna decorazione all'Istituto di Belle Arti di Venezia e da allora la sua attività si rivolse a riprodurre la laguna ed i monumenti di Venezia, con visioni tutte sue personali.
Compose quasi tutti i manifesti delle Esposizioni Veneziane.
Decorò la Cappella Stucky con un colossale mosaico «La glorificazione della Morte ».
Architettò ed affresco edifici pubblici e privati.
Immaginò e diresse tutta la decorazione della Sezione Italiana alla Mostra di Bruxelles 1910.
La Giuria Internazionale ed il Governo Belga gli conferirono alte onorificenze.
Alfonso Rubbiani (bio)