Domenico Caldara
Caldara Domenico
Foggia 1814 / Napoli 1897
Painter, Decorator
Biografia
da A.M. Comanducci ediz 1962
Nato a Foggia il 3 maggio 1814, morto povero, il 14 dicembre 1897 (erroneamente 1907: Galletti e Camesasca) a Napoli. Nel 1838, mercè il mecenatismo del conte varo si recò a Napoli, a frequentarvi l'Accademia di Belle Arti, discepolo di Don Costanzo Angelini. Nel 1844 vinse il concorso pel pensionato artistico di Roma, che frequentò fino al 1848, affidato all'insegnamento di Filippo Marsigli. Ritornato in Napoli, divenne il pittore prediletto della Corte borbonica. La sua bottega d'Arte fu frequentata da nobili e da principi del sangue. Nominato nel 1854 professore dell'Accademia, re Ferdinando II, che già aveva acqusitato e premiato i saggi eseguiti dal Caldara durante il pensionato di Roma, lo incaricò personalmente di altri due quadri, di grandi dimensioni: "S. Ferdinando di Castiglia" e "S. Vincenzo". Alla morte del re, il Caldara fu chiamato a Caserta e restò ospite di quella Reggia per te mesi, eseguendo prima la maschera del defunto re sul letto di morte e poi un grande quadro rappresentante "Gli ultimi momenti del Re", per cui posarono lungamente la Regina Madre e l'arcivescovo Galli: quadro che più tardi fu inviato a Cannes, per ordine del Conte di Caserta. Altre sue opere: "Sfida tra Apollo e Marsia"; "Il Parnaso", decorazione a fresco nel salone del Palazzo Siniscalchi di Foggia; "Abele", nella Pinacoteca del Palazzo reale di Napoli; "Giacobbe", nella Reggia di Capodimonte; "Madonna del Popolo", sull'altare maggiore della Cattedrale di S. Demetrio (L'Aquila); "La presentazione della Vergine al Tempio", per soffitto della chiesa di S. Maria della Scala, in Napoli; "Ritratto di Monsignor Monforti", vescovo di Troia, lavoro che andò distrutto nei moti del 1848; "Ritratto del duca Frangipani", cameriere segreto di Sua Santità Gregorio XVI; "Autoritratto", che figura nella Galleria dagli Uffizi di Firenze; "Ritratto del Conte di Varo" di Foggia e dei "Conti Jannuzzi" d Andria; "Ritratto dello scultore Tommaso Solari"; numerosi studi, bozzetti e disegni, acquisiti alla galleria Corsini di Roma, al Museo Tisì di Ferrara, a lMuseo Civico di Foggia.
Si mantenne strettamente accademico predilesse i soggetti storici e mitologici e acquistò notorietà come ritrattista. Espose a Napoli, a Firenze, a Foggia, a Venezia. Alcune sue opere figurarono nelle Mostre retrospettive di Bari e di Napoli nel 1922.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889
A. Comandini - L'Italia nei cento anni del sec. XIX - Milano 1923
Thieme Becker - Kunstlerlex - 1931
Il Giorno - Napoli 1913 1914 1920
The Sphere - London 1908
Corriere delle Puglie - Bari 1922
Illustrazione Italiana - 1908
Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana