Opere di questo autore


Francesco Lojacono

Lojacono Francesco

Palermo 1838 / Palermo 1915

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci
Nato a Palermo nel maggio del 1841, morto il 27 febbraio 1915.
Dal padre Luigi Lojacono apprese i primi elementi dell'arte, e, dimostrata precoce vocazione, fu mandato quattordicenne a Napoli con una pensione regia perchè si perfezionasse.
Nella Capitale partenopea egli frequentò lo studio di Nicola Palizzi, finchè, sopravvenuto il 1860 lasciò i pennelli per accorrere a porgere il suo braccio a Garibaldi, col quale fece tutte le campagne.
Lasciato il fucile e ripresa la carriera artistica, divenne uno dei massimi rappresentanti della pittura meridionale, uno dei più fecondi ed originali.
Egli seppe tradurre in modo fin allora mai raggiunto la luminosità del sole e dell'aria, e ciò specialmente nel dipinto "Una giornata di caldo in Sicilia", esposto nel 1876 alla Promotrice di Napoli ed acquistato dal re Vittorio Emanuele II per il Museo di Capodimonte.
Altro lavoro che ebbe grande successo fu "Una carrozza siciliana e una carrozzella", presentato questo nel 1892 all'Esposizione Nazionale.
Il Lojacono, quantunque carico di commissioni e ricercatissimo, non venne mai meno alla sua probità d'artista, e tutta la sua vita fu una instancabile ricerca del meglio, un continuo studio del vero.
Altre sue opere degne di essere rammentate: "Il riposo del meriggio": "L'ottobre"; "Villa nella conca d'Oro", uno dei migliori lavori, esposto a Parigi nel 1878; "Dopo il tramonto"; "I pescatori di ostriche", premiato con medaglia d'oro; "Presso Posillipo"; "L'arrivo inatteso", acquistato da re Umberto I e conservato al Quirinale; "Dopo la pioggia"; "Scirocco", pure acquistato da re Umberto I e già conservato nella Villa Reale di Monza; "Il Golfo di Palermo" che venne comperato dalla granduchessa Vladimiro di Russia; "San Giovani degli Eremiti"; "Ulivi saraceni"; "La benedizione del bestiame a Mandello", conservato nel Museo di Chantilly.
"Dopo la pioggia", acquistato dal principe di Trabia; "Presso il Vesuvio", nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Un mattino d'estate"; "Una villa ai Colli"; "Nel bosco"; "Solitudine"; "Vento di montagna", collocato nella Galleria d'Arte Moderna di Palermo.
In Agrigento nella Collezione Sinatra sono conservate ottantaquattro tele del Lojacono.
Di queste si rammentano: "Dall'Ospizio marino"; "Benedizione degli armenti"; "Sulla via di Romagnolo"; "La quiete"; "Tramonto"; "Era già l'ora che volge il disio".

La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza conserva i suoi dipinti Sulle rive dell'Anapo, presso Siracusa e Spaggia di Palermo, crepuscolo.



 
La Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari conserva il suo dipinto Scogliera.

da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895, 1897 e 1901
Nato a Palermo nel maggio del 1841; vive nella città stessa.
Figlio di pittore, mostrò fin dall'infanzia vocazione per l'arte del padre. Studiò sotto Nicola Palizzi fino al 1860, anno in cui scoppiata la rivoluzione, si arruolò garibaldino e si battè valorosamente.
Notiamo fra i suoi numerosi e pregiati dipinti: «Giorno di caldo in Sicilia» che è ora al Quirinale, «L'arrivo inatteso», «Pescatari d'ostriche», «Dopo la pioggia», «Ascensione», commessogli dal Duca d'Aumale per la pinacoteca di Chantilly.



 

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