Still life with mushrooms, chestnuts and glasses (1933)
De Pisis Filippo (Ferrara 1896 / Milano 1956)
Technique: Oil on cardboard
Measures: 50cm x 65cm
Work signed top right
Stamp on the back: Galleria dell'Oca, Roma
Exhibitions: "De Pisis" Palazzo Grassi, Venezia 3 settembre - 20 novembre 1983
Bibliography:
"Catalogo Generale De Pisis" by G. Briganti Electa Vol. 1 n.1933.43 pag 335
"De Pisis" by G. Briganti Palazzo Grassi – Venezia 1983 n.93 pag 115
Filippo De Pisis

De Pisis Filippo (Ferrara 1896 / Milano 1956)
Painter, Engraver
Filippo Tibertelli
da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Ferrara l'11 maggio 1896, allievo di Odoardo Domenichini, poi di Giovanni Longanesi. Laureato in lettere fu per qualche tempo insegnante e scrittore. Stabilitosi a Parigi dopo il 1924 si dedicò quasi interamente alla pittura. Già l'anno precedente si era presentato in una personale nel ridotto del Teatro Nazionale di Roma ordinata dal «Fiamma» e nella prima mostra del Novecento Italiano. Partecipò a molte esposizioni: a Venezia, a Roma, a Zurigo, a Milano, a Parigi, ad Amsterdam, a Buenos Aires, a Londra, e a Pechino. Visse lungamente a Parigi. Molte delle sue opere, soprattutto nature morte, marine e paesaggi largamente discussi e lodati si trovano in collezioni pubbliche italiane e straniere quali le Gallerie d'Arte Moderna di Roma, di Milano, di Genova di Parigi (Musée da Jeu de Plaume), di Grenoble, di Mosca, ecc. ed in raccolte private e fra, esse quelle del comm. Giovanni Finazzi di Bergamo, di Raffaele Carrieri, Frua De Angeli, Sierpscki di Parigi, Brosio di Torino, Della Ragione di Genova, Vivemmer di Londra, Libero di Genova ecc. Alla sua arte è unita freschezza ed ingenuità dei pittore d'istinto insieme alla più acuta raffinatezza e modernità.
Le vibrazioni di luce, le macchie imprecise, certi minuscoli oggetti messi nel quadro senza una precisa ragione ma che hanno il potere di attrattiva, gli strani colori ci danno l'impressione di lavori colmi di estreme finezze. «I dipinti di De Pisis, scrisse Sergio Solmi, vanno covati, calmati, decantati, nella lunga contemplazione, potranno a un primo colpo d'occhio apparire semplicemente piacevoli o divertenti, ma si svela subito dopo come rilevati da un'ombra di estrema crudezza, quasi di sofferenza». La sua arte ha certo dato segnalato impulso al gusto pittorico attuale. Citare le grandi manifestazioni d'arte a cui ha partecipato Filippo De Pisis sarebbe troppo lungo: ci limiteremo alle Biennali veneziane. Alla XIV (1948) gli venne allestita una personale, comprendente 30 opere datate dal 1928 ("Natura morta con penna") al 1948 ("Pittore spagnolo"). Alla XXV Biennale aveva 13 opere pressochè tutte di raccolte private. Alla XXVI presentava "Case a Brugheria"; alla XXVI era presente con sei opere. Dopo la sua morte, avvenuta a Milano il 2 aprile 1956, la XXVIII Biennale gli allestiva una postuma di 65 opere. Coltivò la litografia in nero e a colori. Il vero suo nome era Fiippo Tibertelli.
Con il dipinto "L'archelogo", partecipa alla XVII Esposizione Internazionale di Belle Arti di Venezia del 1930.