Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Caprezzo (Novara) nel 1819, morto a Lesa (Lago Maggiore) nel gennaio del 1886. Di umili origini, frequentò l'Accademia di Brera di Milano, discepolo di Francesco Hayez, dal quale apprese la conoscenza profonda della figura umana e la diligenza nel disegno e nella composizione. Costretto dalle vicende politiche del 1848 a riparare in Piemonte, potè di là, dopo aver fatto qualche guadagno restaurando affreschi, emigrare nell'America del Sud dove si fece conoscere per composizioni storiche, allegoriche, ritratti, che gli procurarono anche lauti guadagni. Si citano: i ritratti del "generale Fruchoso Rivera"; del "colonnello Francisco Tajes"; del "tenente Teodoro Ferreira"; di "Bernardino Olid", tutti conservati nel Museo Storico Nazionale di Montevideo; "Don Quintino Correa" e "Dona Carlotta Barbati", presso la signora Carlotta Correa de Seijo, "Ritratto della bambina Clementina Aimenez", presso il signor Orazio Ellis; "Paolo Duplessis", nel salone d'onore del Banco Commerciale di Montevideo; immagini ed affreschi decorativi nella Rotonda del Cimitero centrale di Montevideo. Nella Pinacoteca di Brera in Milano è conservato il suo quadro "Il Samaritano del Vangelo"; nel Museo Storico del Risorgimento del Castello Sforzesco in Milano, "Un episodio delle Cinque Giornate"; affreschi suoi sono nella chiesa delle Fatebenesorelle pure in Milano, molte altre opere in private raccolte in Milano ed a Rio de la Plata. Presso il figlio Serafino Verazzi, pure pittore, si conservano numerosi quadri: "Autoritratto"; "Ritratto allegorico del generale Urquiza"; "Ritratto di Urquiza"; "Morte del capitano Pezzutti Pilloni"; "Ritratto del capitano Pezzutti"; "Puttino nudo" (disegno); e studi di costume, disegni lavori incompiuti, bozzetti, schizzi: tutte tracce di una vita d'artista intensamente vissuta.