Pietro Scoppetta

Scoppetta Pietro

Amalfi - Salerno 1863 / Napoli 1920

Pittore, Illustratore
Biografia

Incoraggiato dall'amico Giacomo Di Chirico, che guidò i suoi primi passi sul cammino dell'arte, lasciò la facoltà di ingegneria per trasferirsi a Roma, dove frequentò gli studi degli artisti, specialmente stranieri, che operavano nella città.
Tornato ad Amalfi in un piccolo studio offertogli dal Comune, nei pressi dell'ex Convento dei Cappuccini, trovò lì una buona sorgente di ispirazione, dipingendo in questo periodo, che fu tra i più felici della sua vita, paesaggi, marine e quadretti di genere di una garbata e briosa piacevolezza.
In seguito si recò all'estero, a Parigi ed a Londra, rimanendovi per oltre un decennio, dedicandosi a ritrarre dal vero interni, strade, paesaggi, con rapide notazioni cromatiche di evidente derivazione dalla pittura impressionista francese, arricchite dalla gentilezza ed eleganza del suo inconfondibile tocco.
Tornato in Italia, si fermò a Napoli, dove visse lavorando moltissimo anche come illustratore di copertine, libri, giornali, riviste.
Il suo dipinto Piccolo paesaggio urbano è conservato presso la Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari. Il suo dipinto Rustico è conservato presso la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.


da A. M. Comanducci
Nato ad Amalfi il 15 febbraio 1863, morto a Napoli il 9 febbraio 1920.
Fin dalla fanciullezza fu allievo di Giacomo Di Chirico poi si recò a Roma dove frequentò gli studi degli artisti, specialmente stranieri, che vi si trovavano.
In seguito si recò a Parigi e Londra, rimanendo all'estero per più di un decennio e formandosi così una personalità artistica nella quale si sentono le influenze degli impressionisti francesi la loro grazia di illustratori, e nello stesso tempo la pastosità coloristica propria della Scuola napoletana.
Artista sensibilissimo, lo Scoppetta ritrasse paesaggi napoletani, parigini e londinesi, e ebbe particolare efficacia, come figurista, nel fermare sulla tela la grazia della femminilità.
Il suo primo dipinto apparve nel 1881 alla Promotrice «Salvator Rosa» di Napoli, e fu acquistato dal Re: attualmente fa parte della Pinacoteca di Capodimonte.
Altri suoi lavori: "Chi sarà"; "In piazza", "Sui monti di Amalfi"; "Strada facendo", acquistato dal Re e conservato nella Pinacoteca di Capodimonte; "Ritratto di principessa"; "Fior di passione"; "Macchietta"; "Acquarello": tutti esposti alla «Salvator Rosa» di Napoli, fra il 1885 e il 1911; "Estate", inviato a Venezia nel 1887; "Maria" e "Scena in istrada", inviati a Londra nel 1888, per quell'Esposizione Italiana; "Marina di Amalfi" e "Fontana di Amalfi", esposti a Palermo nel 1891-1892; "Il pittore in campagna" e "Sulla costa di Amalfi", presentati a Monaco di Baviera nel 1893; "Dintorni di Napoli", esposto al Salone di Parigi nel 1900; "Amalfi" (bozzettone) e "Vallata di mulini ad Amalfi", coi quali partecipò nello stesso anno all'Esposizione di Monaco Principato; "Santuzza" ed "Impressioni di Parigi", esposti al Salone di Parigi nel 1901; "Il Venerdì Santo ad Amalfi", presentatovi l'anno seguente; "Impressione di Parigi", inviato a Monaco Principato nel 1905; "Palazzo Patocki di Parigi", esposto alla Mostra degli «Amatori e Cultori» di Roma, nel 1910; "Taverna napoletana", inviato pure nel 1910 alla Biennale Veneziana; "Notturno" e "Pensosa", espostivi nel 1914.
Nel 1920 alla stessa Esposizione fu organizzata una mostra individuale di sue opere, raccogliendone trentacinque, fra le quali fu notata "Lettura".
Lo Scoppetta fu anche arguto illustratore e lavorò specialmente per la «Illustrazione Italiana».
Poco prima di morire, diede alle stampe un interessante volumetto di versi, «Ritmi del cuore».



Giacomo Di Chirico (bio)



 

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