Rubens Santoro

Santoro Rubens

Mongrassano - Cosenza 1859 / Napoli 1942

Pittore
Biografia

I Santoro una famiglia di artisti!
Giovanbattista Santoro, Filinto Santoro, Carlo Santoro, Francesco Raffaello Santoro: padre, zii e cugini una stirpe dedicata all'arte.
Riceve le prime basi dal padre Govanbattista, pittore e scultore, poi arriva giovanissimo a Napoli dove con molta insofferenza alla disciplina frequenta per un anno le lezioni di Domenico Morelli.
L'arte di Rubens Santoro si può dire che si perfeziona sul campo, sono infatti i suoi numerosi viaggi all'estero e in Italia, dove le mete preferite sono Venezia, Verona, Chioggia, ad ispirare la sua pittura che progredisce sempre di più.
Non meno importanti gli incontri: Antonio Mancini conosciuto a lezione da Morelli,  Mariano Fortuny y Marsal incontrato a Portici nel 1874 e punto focale nel suo rapporto con la pittura dal vero, Alfonso Frangipane organizzatore delle Biennali Calabresi che lo vuole periodicamente ad esporre le sue opere tra gli artisti invitati.
Goupil è spesso in Italia, tiene i contatti con la numerosa scuderia di artisti che ha sotto contratto e cerca novità per il mercato parigino, il loro incontro porta i dipinti di Santoro in Francia e a Londra.
Impossibile non apprezzare la luminosità dei suoi quadri così come la trasparenza dei suoi colori, che li rendono come animati di una vita propria.
 
La galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma conservadue suoi dipinti, Interno (Casamicciola), del 1910, in deposito presso il Ministero della Pubblica Istruzione, e Estate, del 1916, in deposito anch'esso presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna.
 
da A. M. Comanducci
Nato a Mongrassano (Cosenza) il 26 ottobre 1859, morto a Napoli il 1° gennaio 1942.
Dal padre Giovanbattista Santoro, pittore e scultore, apprese i primi elementi dell'arte.
Stabilitasi a Napoli la sua famiglia, il giovane potè coltivare la naturale inclinazione alla pittura, frequentando per un solo anno l'Istituto di Belle Arti, poi studiando direttamente sul vero, e viaggiando continuamente.
Nel 1875 presentò all'Esposizione di Venezia un quadretto, "Una fanciulla che ride", che fu premiato con medaglia d'argento ed acquistato da Domenico Morelli.
Da allora egli si fece notare a numerosissime esposizioni con quadri di genere e marine, nei quali si ammiravano le sue qualità di efficace colorista degno erede della gloriosa scuola napoletana.
Si citano fra le sue numerosissime opere: "Un balcone"; "Impressione"; "Marina alla Chiaolilla in Procida"; "Sole di marzo" e "Case di Procida" (queste due acquistate dal comm. Gerolamo Maglione): tutte esposte alle mostre della Promotrice «Salvator Rosa» di Napoli, nel 1874 e 1876; "Marina di Maiori" e "Una lezione di musica" presentate all'Esposizione Nazionale tenutasi in Napoli nel 1877; La grotta degli zingari, inviata a Parigi nel 1878; "Vecchiezza"; "Marina di Napoli"; "Giovinezza"; "Pozzo"; "Le zingare"; "Cavalcavia"; "Monte Tiberio" e "Quiete": tutte presentate a Torino all'Esposizione Nazionale del 1880; cinque quadri di soggetto veronese: "In San Zeno"; "Adigetto"; "Via Scala"; "Stallo" e "Riva San Lorenzo", coi quali partecipò a Torino alla Mostra del 1884, nella quale figurarono anche i suoi schizzi "Veneziana" e "A Napoli".
Poi i dipinti: "Rovine", acquistato da Rocco de Zerbi, e "Una scala", presentati alla «Salvator Rosa» del 1887; "Canale artistico a Venezia" e "Fumatore algerino", inviati nel 1888 all'Esposizione Internazionale di Parigi; "Interno" e "Pescarenico", esposti a Palermo nel 1891-1892: quest'ultimo quadro premiato con medaglia d'oro ed acquistato dal re Umberto I; "Nella baia di Napoli" e "Zingari", coi quali l'artista partecipò all'Esposizione Mondiale Colombiana tenutasi a Chicago nel 1893; "Posillipo", presentato alla Mostra degli Amatori e Cultori in Roma nel 1895-1896; "Stagnatori napoletani" e "Palazzo Vanaxel di Venezia", inviati nel 1896 al Salone di Parigi; "Meditazione a Capri", presentato l'anno dopo pure al Salone; "Un canale a Venezia", a Torino nel 1898; "Verona" (acquarello), a Parigi nello stesso anno; "Zingari" e "Veduta di Posillipo", coi quali l'artista figurò pure nel 1898 all'Esposizione italiana a Leningrado; "Canale della Latta (Venezia)"; "Verona"; "Tempo grigio a Venezia"; "Crepuscolo a Venezia": tutti esposti al Salone parigino fra il 1904 e il 1909; "Canale grigio" e "Casamicciola", acquistato dal Console di Spagna presentati alla Biennale Veneziana del 1910; "Un canale a Venezia", inviato a Buenos Aires a quell'Esposizione Internazionale tenutasi nello stesso anno; "Dopo la pioggia" e "L'antica cappella di San Benedetto", esposti a Roma nel 1911, in occasione della Mostra del Cinquantenario; "Verona", premiato con medaglia d'argento all'Esposizione Internazionale di Barcellona, nello stesso anno; "Senza famiglia", esposto nel 1924 ed acquistato dal Comune di Reggio Calabria; "Le due bambole"; "Chiostro di San Zeno"; "Arch. Scaligeri"; "Ritratto di Francesco Cilea"; "Costa del Tirreno", donato dall'artista al paese nativo; "Ritratto della Duchessa d'Aosta"; "Idillio", nel Museo Civico di Torino; "Capelli d'oro", donato dall'autore alla Regina Margherita; "Beduini nel deserto".
Moltissimi suoi quadri figurano in raccolte in Italia e all'estero.

Esposizioni

Promotrice Napoli  1874 / 1875 / 1876 / 1877 / 1881 / 1911 / 1912 / 1913 / 1915
Promotrice Torino  1877 / 1879 / 1880 / 1884 / 1885 / 1898
Promotrice Genova  1876 / 1877 / 1879 / 1895
Promotrice Firenze  1904 / 1906

Biennale Venezia 1910 / 1912 / 1914 / 1920 / 1922 / 1924

Esposizione Nazionale Palermo 1891
Esposizione Nazionale Milano 1906

Esposizione Internazionale Roma 1911

Mostra Sindacato Fascista del Lazio 1930
Mostra Sindacato Fascista della Campania  1932

Mostra Amatori e Cultori Roma 1878

Opere

Brocca, Museo Civico Pescia
Paesaggio con architetture, Museo Civico Pescia
Le arche scaligere di Verona, Museo di San Martino Napoli
Paesaggio, Museo Nazionale di Capodimonte Napoli
Ritratto, Provincia di Napoli



 

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