Giuseppe Ricci
Ricci Giuseppe
Genova 1853 / Torino 1901
Painter
Biografia
da A.M. Comanducci
Nato a Genova il 26 marzo 1853, morto a Torino il 21 aprile 1901. Fu allievo privato di Enrico Gamba, allora insegnante all'Accademia Albertina; poi si recò a Parigi, dove s'iscrisse alla scuola di Leon Bonnat (1881) e da quell'epoca incominciò ad esporre. Amante dei viaggi, e agiato in misura da non aver preoccupazioni materiali, viaggiò lungamente, e fu in Inghilterra, Germania, Austria, Belgio, Olanda, Spagna ed Algeria; soltanto nel 1893, quando si sposò, si stabilì definitivamente a Torino. Artista versatile - aveva anche la laurea in legge, conseguita nel 1873 - non trascurò il buon disegno. Trattò di preferenza la figura, in quadri di genere intimo che apparvero frequentemente alle esposizioni. Si citano: "Fortuna", premiato con medaglia di bronzo all'Esposizione di Rovigo; "Visite au nourrisson"; "L'elemosina al convento"; "Mendicante", esposto a Milano nel 1880; "Buon viaggio" e "Per la processione", apparsi a Torino nello stesso anno; "Saints et chandelles a vendre"; "I saltimbanchi", conservato nel Museo Municipale di Parigi; "Diogene" e "In processione", presentati alla Promotrice torinese del 1884; "Il frate farmacista"; "San Giuliano il povero", esposto a quella del 1890; "La queteuse", inviato al Salone di Parigi dello stesso anno e premiatovi; "Ritratto di mia madre", premiato con medaglia d'oro alla Quadriennale torinese del 1892; "L'offerta dei fiori" e "Le figlie di Maria"; esposti rispettivamente nel 1897 e nel 1899 alla Biennale Veneziana; "L'Annunciazione" e "La questua nell'oratorio", inviati a quella del 1901, ed ora conservati con altri quattro lavori; "Lezione di musica" (1894); "Suonatori" (donato da Vittorio Avondo); "Dopo il bagno" e "Che brava fja !", nel Museo Civico di Torino; "La Madonna del Fiore", che vinse il primo premio al Concorso Alinari di Firenze (1900), ex aequo col dipinto del Margotti; "Alla stazione", conservato nel Museo di Pau. Nel 1902 fu ordinata alla Quadriennale torinese una mostra postuma, nella quale furono raccolti ventotto suoi dipinti; si rammentano: "Alla finestra", del cav. Carlo Grosso; "Paesaggio"; "Figlia di Maria", del cav. Celestino Turletti; "Il sortilegio"; "La partenza degli sposi"; "La Maddalena"; "La lezione di ballo"; "Le pain bénit"; "Ritratto per l'onomastico"; "Omero"; "Colta in flagrante"; "Petite Madeleine". Nel 1928 fu riesposto a Venezia "Dopo il bagno", ritenuto il miglior lavoro dell'artista.
Il suo dipinto "La sposa piemontese" è conservato presso la Galleria di Arte Moderna di Genova.