Ulisse Ribustini
Ribustini Ulisse
Civitanova Marche - Macerata 1852 / Perugia 1944
Pittore, Decoratore
Biografia
da A. M. Comanducci
Nato a Civitanova (Marche) il 26 agosto 1852.
Studiò all'Accademia perugina, allievo di Silvestro Valeri, poi si recò a Napoli, dove si giovò dei consigli di Domenico Morelli.
Buon esecutore di quadri di soggetto sacro e di genere, si dedicò in ispecial modo agli interni, e ne eseguì moltissimi.
Nel 1877 espose a Napoli "Una testa", che piacque.
Nel 1880-1881 dipinse, con "Episodi tratti dall'Eneide", l'aula consiliare della città nativa, e la ornò anche di figure riproducenti i più illustri personaggi nativi del luogo, fra i quali primeggia "Annibal Caro".
Nel 1883 espose a Roma il quadro "San Francesco d'Assisi, morto, nell'interno della cappella dì Santa Maria degli Angeli, detta Porziuncola" eseguito per commissione; nel 1884, a Torino, "Semper pauper"; alla Mostra tenutasi in Perugia nel 1899, una "Sacra Famiglia" e "altri interni". Sono ancora da citarsi suoi dipinti: "La visita di San Carlo Borromeo ad una sua nipote professa al convento delle Cappuccine in Porta Santa Susanna a Perugia"; "Il Battesimo di Cristo", per la chiesa della Piana presso Castiglion del Lago; "San Michele Arcangelo che calpesta Lucifero" e "La Vergine del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena", esposto a Venezia nel 1887.
E ancora: "La cappella del Gonfalone di San Francesco in Perugia"; "San Pietro"; "La cappella del Rosario in San Domenico a Perugia".
Nel Duomo di Gualdo Tadino eseguì decorazioni rappresentandovi le "Storie del Beato Angelico".
Colpito da cecità dovette lasciar l'arte.
Insegnò lunghi anni nell'Accademia perugina.
Nato a Civitanova (Marche) il 26 agosto 1852.
Studiò all'Accademia perugina, allievo di Silvestro Valeri, poi si recò a Napoli, dove si giovò dei consigli di Domenico Morelli.
Buon esecutore di quadri di soggetto sacro e di genere, si dedicò in ispecial modo agli interni, e ne eseguì moltissimi.
Nel 1877 espose a Napoli "Una testa", che piacque.
Nel 1880-1881 dipinse, con "Episodi tratti dall'Eneide", l'aula consiliare della città nativa, e la ornò anche di figure riproducenti i più illustri personaggi nativi del luogo, fra i quali primeggia "Annibal Caro".
Nel 1883 espose a Roma il quadro "San Francesco d'Assisi, morto, nell'interno della cappella dì Santa Maria degli Angeli, detta Porziuncola" eseguito per commissione; nel 1884, a Torino, "Semper pauper"; alla Mostra tenutasi in Perugia nel 1899, una "Sacra Famiglia" e "altri interni". Sono ancora da citarsi suoi dipinti: "La visita di San Carlo Borromeo ad una sua nipote professa al convento delle Cappuccine in Porta Santa Susanna a Perugia"; "Il Battesimo di Cristo", per la chiesa della Piana presso Castiglion del Lago; "San Michele Arcangelo che calpesta Lucifero" e "La Vergine del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena", esposto a Venezia nel 1887.
E ancora: "La cappella del Gonfalone di San Francesco in Perugia"; "San Pietro"; "La cappella del Rosario in San Domenico a Perugia".
Nel Duomo di Gualdo Tadino eseguì decorazioni rappresentandovi le "Storie del Beato Angelico".
Colpito da cecità dovette lasciar l'arte.
Insegnò lunghi anni nell'Accademia perugina.
Il suo dipinto Abramo scaccia Agar ed il figlio di lei Ismaele, del 1873, è conservato a Perugia, presso la Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci.
Domenico Morelli (bio)
Silvestro Valeri (bio)
Domenico Morelli (bio)
Silvestro Valeri (bio)
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