Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Barletta il 2 gennaio 1873, morto a Parigi il 26 aprile 1911. Nella città natale ebbe le prime nozioni del disegno da Giovanni Battista Calò, lo stesso che iniziò all'arte Giuseppe De Nittis. Passò poi a Napoli, all'Istituto di Belle Arti, allievo di Filippo Palizzi e di Domenico Morelli. Nel 1901 si recò a Roma, dove frequentò la scuola di nudo e di plastica, e si dedicò all'affresco e alla decorazione e diede buone prove con gli affreschi nella chiesa di San Cataldo, e in quelle di Sant'Agostino e del Purgatorio, in Barletta. Nello stesso anno all'Accademia di San Luca, nel concorso internazionale di paesaggio conseguì il primo premio col quadro "S'ingemman le rame alla foresta". Nel 1905 vinse il concorso Balestra col quadro "Il pane del perdono" (soggetto tolto dai «Promessi Sposi»). Altre opere: "Il ritratto di Garibaldi", sua prima tela; "Il Coro di Santa Maria del Popolo", nella Pinacoteca comunale di Barletta, "Il Beato Gaspare del Bufalo" eseguita per la Pia Casa delle Missioni di Santeramo in Colle; "Dante e Branca Doria"; "Le rive dell'Ofanto" con la quale vinse il concorso Werstupfer; "Giovanna la Pazza" e "Gesù e Lazzaro", rimaste incompiute. Eseguì ritratti e quadri di genere ad olio e all'acquerello, assai freschi e vivaci. L'intenso lavoro affrettò la sua immatura fine.