Tommaso Gazzarrini

Gazzarrini Tommaso

Livorno 1790 / Firenze 1853

Pittore, Decoratore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Livorno il 16 febbraio 1790, morto a Firenze il 7 febbraio 1853. Studiò all'Accademia fiorentina dove in segnava Pietro Benvenuti ed in seguito, essendo riuscito vincitore di un concorso per alcuni posti gratuiti nell'Accademia di Sant'Agata a Roma, vi si trasferì. Nella Capitale eseguì il quadro "San Carlo Borromeo comunica di notte gli appestati di Milano", che ebbe molte lodi, come ebbe invece severe critiche la copia della "Caccia di Diana" del Domenichino. Nel 1830 espose a Firenze una "Madonna con Bambino e due angeli", e in questo lavoro, lodato dal Guerrazzi, rivelò di aver trovato una sua maniera personale di esprimersi. La sua produzione più vasta è di soggetto sacro, ma egli ha lasciato anche ritratti assai pregevoli, che ai suoi tempi vennero ritenuti contrari alle regole accademiche. I più noti sono quello di "Maria Antonietta"; quello di "Leopoldo II"; quello dei "Granduchi Ferdinando III e Leopoldo II di Lorena", conservati nella Pinacoteca di Livorno. Sono del Gazzarrini le quattro tele raffiguranti "Il riposo durante la fuga in Egitto"; "L'Eucaristia"; "La Trasfigurazione sul Tabor" e "Santa Margherita che si inginocchia dinnanzi al Salvatore", collocate nella Cappella della Concezione nel Duomo di Livorno, e la grande composizione del "Trasporto del corpo di Santa Giulia", nel coro della stessa Cattedrale. "Il Sacro Cuore di Gesù" e il già citato "San Carlo Borromeo comunica di notte agli appestati di Milano", sono conservati nella chiesa di San Benedetto pure a Livorno; nella sede di quella Confraternita della Misericordia esiste il dipinto su tavola "La testa di San Giovanni Battista", di gusto romantico; "L'Assunzione della Vergine" è nell'Istituto della SS. Annunziata a Firenze. Altre opere sono: "La Trasfigurazione"; "Cristo che benedice il pane e il vino"; "Cristo sul Monte degli Ulivi"; "Tobiolo guidato dall'angelo"; "San Pietro in atto di ricevere le chiavi del Paradiso da Gesù in mezzo agli altri Apostoli" nella chiesa di Castelfranco di Sotto (Pisa); "Natività", nel Museo Thorwaldsen di Copenaghen; "Il Conte Verde presenta ad Urbano VIl Patriarca di Bisanzio"; "La morte del figlio di Tacchinardi", bozzetto dell'affresco eseguito nel Chiostro di San Marco a Firenze; "Buona notte"; "Paolo Emilio il Tribuno" e l'ultima sua tela, che la morte gli impedì di terminare, "Il giuramento della Magna Charta". Il Gazzarrini fu professore dell'Accademia di San Luca in Roma e delle Belle Arti di Bologna; e insegnò nell'Accademia di Firenze dal 1837 al 1853.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

L. Servolini - Tommaso Gazzarrini - Livorno 1933

F. Pera - Ricordi e biografie livornesi - 1867

Piombati - Guida di Livorno - 1903

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1920

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana



 

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