Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Cittadella nel 1807, morto a Milano il 19 settembre 1876. Sovvenzionato dal suo Comune, potè iscriversi all'Accademia di Venezia, ove si distinse nel disegno. Recatosi nel 1840 a Parigi, vi rimase fino al 1860, trattando, con fortuna, soprattutto la litografia. Richiamato dal Ministro Mamiani in Italia, gli fu affidata una cattedra di litografia per lui espressamente istituita all'Accademia di Brera. Nel 1831 espose la sua prima opera, "La fuga dei Promessi Sposi", e nel 1832 figurò a Venezia con: "La Beata Veronica Giuliani, trasportata d'amore verso il Crocefisso, nell'atto di ricevere i segni visibili della passione", pala d'altare eseguita per il Duomo di Cittadella, e "Dante nel Purgatorio incontra Sordello", ora di proprietà della contessa Pia Valmarana di Saonara. Eseguì pure molti ritratti e copie di quadri, e la riproduzione litografica del quadro "Les Willis" di Ernest Augustin Gendron, per la quale ottenne una medaglia d'oro a Parigi e che fu dichiarata il capolavoro italiano del genere litografia degna della gloriosa tradizione grafica di Antonio Morghen, di Paolo Toschi e di Luigi Calamatta. Classificata «la perfezione della macchina umana» non superata dalla litografia di qualunque scuola straniera. Nell'arte litografica introdusse l'uso della "tinta perduta", con cui aggiunse forze e fusione al lavoro, senza diminuire la freschezza e la trasparenza del disegno.

Nel 1950 la sua città natale Cittadella gli ha dedicato una mostra con catalogo a cura di Gilsa Franceschetto "Onoranze a Michele Fanoli: mostra delle opere", edito da Longo & Zoppelli, Treviso.