Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Terlizzi il 25 aprile 1808, mortovi il 23 marzo 1892. Definito da Costanzo Angelini «il leone dell'Accademia». S'iscrisse all'Istituto di Belle Arti di Napoli e dopo tre anni esordì con due quadri, "Alessandro infermo", premiato con medaglia d'argento, e "La morte di Alcibiade", premiato con medaglia d'oro ed acquistato dal Re di Napoli. Aspirando a più larghi orizzonti, si recò a Roma e, nel 1841 espose un'opera che portava nell'arte una nota nuova, "Prometeo", oggi conservata nel Palazzo Reale di Capodimonte. Col quadro "Regio rescritto" vinse un concorso al posto di insegnante all'Accademia, carica che però rifiutò, preferendo rimanere libero artista. Lasciò molti lavori ad olio, a fresco, a tempera, a pastello ed all'acquarello, fra i quali si ricordano due composizioni per le pareti del coro di San Domenico Maggiore: "San Tommaso che disputa con gli eresiarchi albigesi", in cui si nota la semplicità dei quattrocentisti toscani e la spiritualità della Scuola umbra; "L'estasi del Santo da Paola", nella chiesa di San Carlo all'Arena; "Le stigmate di San Francesco", premiata con medaglia d'oro, e collocata da re Ferdinando nel Palazzo Reale di Capodimonte; "San Benedetto che risuscita il figliolo di un contadino", esposta alla mostra del 1859; "La disputa dei dottori sull'Eucarestia", per la cattedrale di Terlizzi. Eseguì numerosi affreschi nella cattedrale di Capua e nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in Napoli. Il quadro "Le tre Marie" venne regalato dall'autore alla chiesa di Terlizzi: nelle tre figure di donna si leggono tre espressioni diverse di un medesimo dolore angoscioso. Altre sue opere: "Il primo cadavere"; "Giacobbe morente" e "La Maddalena nell'atto che un coro di angeli le preannuncia il celeste perdono".