Sebastiano De Albertis
De Albertis Sebastiano
Milano 1828 / Milano 1897
Painter, Engraver
Biografia
da A.M. Comanducci ediz 1962
Nato a Milano il 14 gennaio 1828, mortovi il 29 novembre 1897. Discepolo di Domenico Induno all'Accademia di Brera, non subì in modo preponderante la di lui influenza. Studiò i maestri francesi, come è dimostrato da certe raffinatezze e da talune luminosità dei suoi paesaggi. Fu con Garibaldi alle campagne del 1859, 1860, 1866, e da allora abbandonò la pittura storica, alla quale si era in un primo tempo dedicato, per darsi interamente ai quadri di soggetto militare e ippico. I suoi studi sono sempre interessanti, le sue composizioni briose e vivaci sebbene in essi si abbia alcune volte a rilevare qualche scorrettezza di disegno. Appartiene, con Michele Cammarano e Giovanni Fattori, alla esigua schiera dei pittori che trassero ispirazione dalle guerre nazionali. Opere principali: "Cavallo abbandonato"; "L'alloggio militare"; "L'aratro"; "I due cugini"; "Masaniello" (nome di un cavallo), esposte a Milano nel 1872; "Garibaldi nei Vosgi", esposta a Napoli nel 1877, "Carica dei carabinieri a Pastrengo" quadro che suscitò un vero entusiasmo all'Esposizione di Torino del 1880; "La signora si fa aspettare"; "Agli avamposti", "Troppa confidenza", dove la tecnica appare migliorata esposte a Venezia nel 1881; "Il generale Medici il 9 gennaio 1878" e "Dopo il lavoro", esposte a Milano nello stesso anno; "Il cavallo prediletto", esposta a Milano nel 1883; "Vecchi carabinieri del 1848" e "Scoppio di una granata" esposte a Roma nello stesso anno; "La resa del forte d'Ampola nel Trentino", esposta a Firenze nel 1885 e a Milano nel 1886 "L'artiglieria della terza divisione a San Martino", esposta a Venezia nel 1887; "Carica di cavalleggeri Monferrato a Montebello", conservata nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Ritratto a reminiscenza", "Il parco", nel Museo di Trieste; "Ferruccio ucciso da Maramaldo"; "Fratelli nel dolore". Nella Galleria d'Arte Moderna di Milano vi sono 36 sue opere, fra le quali "Il quadrato di Villafranca" (bozzetto); "La partenza dei volontari del 1859" ed "Episodio della guerra del 1859" (acquarello); poi altri quadretti ad olio e all'acquarello, riproducenti assalti di artiglierie, corse di cavalli e assalti di dragoni. La quadreria della Società Artisti e Patriottica, pure di Milano, conserva alcun ritratti a carboncino: "Archimede Sacchi", "M. Grassi", "Giuseppe Modorati". Il De Albertis fu professore onorario dell'Accademia di Brera.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955
G. Ceci - Bibliografia per la storia delle arti figurative nell'Italia meridionale - Napoli 1937
L. Callari - Storia dell'arte contemporanea italiana
Opere
Cavalli in fuga - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza