Tranquillo Cremona

Cremona Tranquillo

Pavia 1837 / Milano 1878

Pittore, Incisore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Pavia il 10 aprile 1837, morto a Milano il 10 giugno 1878. Frequentò la Scuola Civica di Pittura della sua città, discepolo di Giacomo Trecourt, fino al 1852, anno in cui, rimasto orfano, venne chiamato a Venezia dal fratellastro, l'avvocato Giuseppe. Nella città della laguna continuò lo studio con amore e diligenza, copiando i grandi maestri veneziani del Quattrocento e del Cinquecento. Questi studi fecero del Cremona un pittore esclusivamente di figura, nella quale predomina l'impressione dell'assorbita visione, anche spirituale, del Tiziano. Riparato in Piemonte per sfuggire alla coscrizione austriaca, venne poi a Milano, liberata dall'invasore, e seguitò a studiare all'Accademia di Brera con Giuseppe Bertini. Da allora iniziò la sua vita strana e ribelle le sue ricerche, la sua vera attività. Prime opere: "Gli amanti alla tomba di Giulietta e Romeo"; "Il falconiere"; ed anche il "Marco Polo davanti al Gran Can dei Tartari", non hanno una personalità delineata, quantunque l'ultima sia opera di grande pregio, ricca di raffinatezze tecniche con giochi d'ombre e di colori squisitamente sentiti e valorosamente applicati. Fece seguire: "I cugini"; "Idillio pompeiano", "Tradita"; "Al veglione"; "La sposa"; "Il figlio dell'amore"; "Amor materno" e "Il bacio", esposta a Milano nel 1873 e nello stesso anno a Torino e a Vienna, dove ancora non si rivelò l'innovatore e nemmeno il personalissimo artista. Nel 1874, ormai padrone della tecnica dell'acquerello, riuscì a trovare l'impronta definitiva della sua arte, che fece di lui un capo scuola inconfondibile, il primo ed unico pittore del suo tempo. Da questa epoca ha inizio la vera produzione «cremoniana», dalla tecnica tipica, che dona al quadro la freschezza di un gustosissimo abbozzo, per la quale suscitò aspra battaglia fra i suoi denigratori accaniti e i suoi ammiratori entusiasti. Tranne che il paesaggio, trattò tutti i soggetti, con uguale sentimento e perizia. I suoi ritratti di donna sono di una grazia assoluta. Visse povero e libero, lavorando irrequieto e nervoso e morì avvelenato dal colore quando poteva vivere agiatamente, erede della cospicua sostanza lasciatagli dal fratellastro di Venezia. In occasione della Internazionale di Venezia del 1912 venne ordinata una mostra retrospettiva nella quale furono riuniti settantatrè dipinti che riassunsero ed illustrarono la potenza e il sentimento artistico del grande scomparso. Principali opere, alcune ospitate in collezioni private: "Melodia"; "Page boudeur"; "Prime gelosie"; "Visita al convento"; "Pensierosa"; "La maschera"; "In ascolto"; "Povero ma superbo"; "Visita al collegio"; "Donna che si lava"; "Scolarette"; "Curiose"; "Lettrice"; "La sposa"; "Fanciulla in camicia"; "Sorriso"; "Faust ed Elena"; "Toletta" e i ritratti della "Signora Torelli"; della "Signora Bellini"; dell'"attrice Emma Ivon" e quello di "Vittore Grubicy de Dragon". Nella Galleria d'Arte Moderna di Milano sono conservate diciotto opere, fra le quali (oltre le citate "Gli amanti alla tomba di Giulietta e Romeo"; "Amor materno"; "Il falconiere") si rammentano: "Attrazione"; "Highlife"; "Ritratto della signora Deschamps" e il "Ritratto di Luigi Luvoni". Quella di Roma, oltre le citate" Marco Polo dinanzi al Gran can dei Tartari" e "I cugini", possiede: "Silenzio amoroso"; "Sulla terrazza" e "Fanciulla ammalata". Nel Museo Civico di Torino c'è la più bella edizione de "L'Edera" e il "Ritratto di Benedetto Junck". Eseguì anche una mezza dozzina di rami per acquaforte tutti di ritratti. Migliore fra essi venne considerato quello di "Alessandro Manzoni".

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1913

P. Levi - Tranquillo Cremona - Roma 1878

G. Pisa - Tranquillo Cremona- Milano 1899

L. Perelli P. Levi - Tranquillo Cremona - Milano 1913

G. Nicodemi - Tranquilo Cremona - Milano 1912

Emporium - 1913

L. Callari - Storia dell'arte contemporanea italiana

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

Opere

Figurina 1874 - Pinacoteca Corrado Giaquinto, Bari

Amaro calice - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza

Ritratto del cavalier Giuseppe Bianchi - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza



 

Vuoi vendere un'opera di Tranquillo Cremona?

 

Vuoi comprare un'opera di Tranquillo Cremona?

 

utilizza l'apposito modulo di contatto qui sotto


Puoi caricare delle immagini da allegare al messaggio:

Seleziona immagine n.1
Seleziona immagine n.2
Seleziona immagine n.3
Seleziona immagine n.4
Seleziona immagine n.5