Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato in Cortale il 31 agosto 1827, mortovi il 2 aprile 1907. Il padre, che lo voleva avvocato, solo nel 1842 acconsentì a farlo entrare nella scuola di (Antonino) Giuseppe Bonolis in Napoli; dopo il giovane artista fu guidato da Giuseppe Mancinelli in quell'epoca considerato un innovatore. La rivoluzione contro i Borboni, alla quale partecipò accanitamente ed eroicamente, e varie disgrazie familiari, lo relegarono per parecchio tempo a Cortale, lontano da ogni attività artistica. Ciò nonostante dipinse opere quale "La battaglia di Legnano", esposta a Torino nel 1884 e conservata da Raimondo Cefaly in Cortale. Nella produzione di questo artista si distinguono due principali generi di quadri: quadri di argomento storico e quadri di argomento etico sociale con mira speciale alla rivendicazione della Calabria, i cui bisogni presentò, al Parlamento e nella quale suscitò un risveglio nell'arte e nella cultura, con la sua attività e con la fondazione di una scuola di pittura in Cortale. Alcune opere: "Tradita", esposta nel 1861 a Firenze, "Orde di Masaniello che invadono palazzo Maddaloni"; "Garibaldi al Volturno", esposta a Firenze nel 1861 ed acquistata per la Reggia di Capodimonte; "Bruto che condanna i figli", nella sala provinciale di Catanzaro; "Manfredi", ispirata all'artista dall'odio contro il potere temporale; "La morte di Spartaco"; "Il progresso in America"; "La morte di Raffaello"; "Madonna" e "Nevicata"; "Autoritratto a cavallo". Eseguì anche numerosissimi ritratti.