Vincenzo Camuccini

Camuccini Vincenzo

Roma 1771 / Roma 1844

Pittore, Incisore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Roma il 22 febbraio 1771, morto nella stessa città il 2 settembre 1844. Discepolo di Domenico Corvi, che lo fece esercitare per lungo tempo nella copia dei maestri del Cinquecento, e poi di Pompeo Batoni. Fu un corretto disegnatore, abile specialmente nelle composizioni e nei ritratti. Come Andrea Appiani sr, Luigi Sabatelli e Pietro Benvenuti, rimane nella storia dell'Arte italiana come uno dei rappresentanti del neoclassicismo. Visse a Roma, «pittore incontrastato», fra cariche e onori. Fu presidente dell'Accademia di San Luca, sovrintendente dei Palazzi Apostolici, membro corrispondente dell'Istituto di Francia, e nel 1820 venne nominato barone da Pio VII. La sua vasta produzione è sparsa per le chiese romane, in gallerie di Stato e in quadrerie private. Fra le sue opere principali si ricordano: "La morte di Giulio Cesare" e "La morte di Virginia", tele acquistate dal re di Napoli e conservate nella Galleria di Capodimonte (i bozzetti, vivacissimi e ariosi, assai più pregevoli dei quadri, sono ospitati nella Galleria d'Arte Moderna di Roma); "L'incredulità di San Tommaso", ordinata da Pio VII, riprodotta in mosaico, esiste in San Pietro; "La presentazione al Tempio", per la cappella della Madonna del Rosario in San Giovanni di Piacenza; "Il miracolo di San Francesco da Paola", nella chiesa omonima di Napoli; "San Gregorio e Sant'Agostino", nella chiesa di San Nicolò in Catania; "Sant'Orso", nella chiesa metropolitana di Ravenna; "La conversione di Saul" nella chiesa di San Paolo in Roma; "Tolomeo Filadelfo" e "Carlo Magno" sono conservati nella Reggia di Napoli; "Discesa di Gesù al Limbo"; "La battaglia di Ratisbona", "Cornelia madre dei Gracchi", per Elisa Bonaparte principessa di Lucca; "Deposizione", per il re di Spagna; "Federico Barbarossa dà il comando della città di Perugia a Lodovico Baglioni duca di Svevia", per la casa Baglioni di Perugia; i ritratti di: "Pio VII", conservato nella Pinacoteca di Cesena; del "Duca di Blacas"; del "Re di Napoli e della Regina"; della "Contessa Sconvaloff"; della "Contessa Dietrischstein"; del "Pittore Kral" nella raccolta del barone Camuccini a Roma, insieme ad un altro bozzetto della "Morte di Giulio Cesare". Coltivò la litografia.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

L. Ozzola - La Litografia italiana - Roma 1929

G. Dall'Armi - Cenni sulla litografia - Roma 1826

A. Calabi - L'Incisione italiana - Milano 1931

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1911

C.W. Ceci - Artisti litografi italiani dell'800 (L'Arte Grafica) - Roma 1939

Zeitschrift f. Bucherfreunde - 1913

Poliorama pittoresco - 1840/41   1844/45

Nagler - Kunstlerlex

Falconieri - Vita di Vincenzo Camuccini



 

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