fino al 1 ottobre 2015

fino al 1 ottobre 2015

Memoria è futuro. "Otto pittori parmigiani del Secondo Novecento".

L' associazione Unione Cattolica Artisti Italiani di Parma presenta la mostra MEMORIA È FUTURO, realizzata con il Patrocinio del Comune di Parma, il Patrocinio della Provincia di Parma ed il Patrocinio della Diocesi di Parma.

L’importanza di “costruire il futuro” attraverso il passato ha dato vita ad una rassegna collettiva di 8 artisti: Aristide Barilli, Renzo Barilli, Giuseppe Benassi, Luigi Carpi, Giacomo Mossini, Nando Negri, Piero Storchi, Luigi Orsi, che nel panorama artistico della città di Parma hanno avuto riconoscimenti a livello nazionale e rappresentano l’eccellenza nello scenario del linguaggio pittorico parmense degli anni ’50.”

 

Un estratto dal testo critico di Annalisa Mombelli:
“Gli oli su tavola risalenti agli anni '80/'90 di Aristide Barilli e gli acquarelli di Luigi Carpi sono impressioni di scene di vita quotidiane in cui sono gli oggetti a prendere vita, attraverso pennellate più grosse e marcate di colori vivaci e brillanti per il primo, e attraverso uno studio della luce, mai dura e violenta, ma delicata e trasparente per Carpi.

Da questi intimi ambienti domestici si accede invece con Renzo Barilli e Piero Storchi a spazi aperti e ampi, quasi sconfinati, che a tratti in alcune opere giungono all'astrazione di una Natura conosciuta, vissuta e osservata “en plein air”. Se nei paesaggi di Renzo Barilli c'è una tensione tra ripensamento figurativo ed una tentazione al colore puro, in quelli di Piero Storchi si evince una scelta più definita. La selezione proposta delle sue opere esprime una sorta di Romanticismo Moderno attraverso atmosfere evanescenti e quasi monocrome.

Con Luigi Orsi e Giacomo Mossini si ritorna invece ad un realismo formale che trae origine da un comune interesse e studio del disegno. In Mossini è tradotto con coerenza e abilità anche in pittura e nell'incisione, Orsi invece elabora volontariamente altre soluzioni pittoriche nei soggetti di paesaggi e fiori, lasciandosi trasportare anche da una forte ammirazione per i maestri italiani del Settecento e Ottocento.

Drammaticità, tensione e dinamismo, oltre che una grande amicizia, accomunano invece Giuseppe Benassi e Nando Negri i cui studi di figura e la priorità del disegno li hanno condotti a risultati poetici differenti. Nelle tele di grandi dimensioni lasciatosi ispirare dai temi mitologici e formali dell'antichità classica, Bensassi sembra farsi portavoce di una tradizione pittorica emiliana cinque/seicentesca. La potenza espressiva invece in Nando Negri si concentra nei volti dei ritratti a pastello di uomini e donne, ambigui e poetici”.

 

Ex Chiesa di Sant'Andrea
via Cavestro 6, Parma
da martedì a sabato 10-12 e 16-19
domenica 16-19
lunedì chiusura
ingresso libero

 




Nascere pittori è, certamente, un privilegio raro; ma più grande fortuna, e non poi così rara, è nascere amatori di pittura. Perchè il pittore, si sa, ha da combattere con la luce e coi tubetti dei colori; con la superficie piana della tela e con la terza (se non quarta) dimensione; con la realtà e con l'idea; con la tradizione e con la novità. Mentre l'amatore di pittura non ha che da mettersi davanti al quadro bell'e fatto, e contemplarlo, appunto, con amore. … Diego Valeri “Magia della pittura” catalogo VIII premio Michetti 1954