Opere di questo autore


Telemaco Signorini

Signorini Telemaco

Firenze 1835 / Firenze 1901

Pittore, Incisore
Biografia

da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Firenze il 18 agosto 1835, mortovi il 10 febbraio 1901. Fu avviato allo studio dell'arte dal padre, Giovanni Signorini, modesto pittore del Granduca di Toscana, copiatore di opere di gallerie. Nel 1853 e nell'anno seguente fece parte attiva delle cospirazioni mazziniane. Nel 1856 si recò a Venezia per studiare non solo nei Musei, ma per le calli e per i canali e quivi strinse amicizia con molti artisti stranieri. Al suo ritorno in Firenze, ebbe i primi lavori scartati dalla Mostra Promotrice e fu attaccato dalla critica dei giornali conservatori che tenevano a discutere in vario senso la tecnica dei macchiaioli e quella del Signorini in particolare. Da quest'epoca e per molto tempo la sua vita fu una lunga odissea artistica attraverso le città dell'Italia e dell'estero. Fu a Siena, a Roma, a Napoli, a Parigi, a Londra, poi a Ravenna ed a Vinci, dove illustrò con acqueforti il libro su «Leonardo» dell'Uzielli, indi nuovamente a Parigi, a Londra, nella Scozia. La natura ebbe in lui un interprete appassionato, libero e personale; ardito nel cogliere la giustezza dei toni, nel trascurare la forma delle cose per la resa immediata del colore, come lo dimostrano le numerose tavolette abbozzate rapidamente, piene d'ombre e di luci riportate dal vero con l'arditezza della larga e franca pennellata. Intorno al 1880 egli raggiunse la perfezione di una seconda maturità. «E' l'epoca di Settignano. Un sentimento d'allegrezza umana e quasi di entusiasmo pittorico, come per una vita che trascorre via, coi suoi costumi gentili e con la sua parlata leggiadra, limpida nella luce varia di ogni giorno, circola sulle piazzette sparse di fanciulli e sulle strade dove le comari si incontrano fermandosi a chiacchierare, risplende fra le bigherinaie e fra gli ulivi dei suoi elegantissimi dipinti settignanesi: "All'arcolaio"; "Bigherinaie a Settignano"; "Fra gli ulivi a Settignano"; "Contrada di Settignano"; "Piazzetta di Settignano"» (Enrico Somarè). Dopo aver toccato il massimo splendore dei luminosi chiaroscuri fusi nell'aria aperta, come nelle opere "Portoferraio"; "Pian Castagnaio" e la già citata "Piazzetta di Settignano", «dovevano - come chiaramente rileva il Somaré nel suo affettuoso giudizio - nell'ultima stagione artistica della sua vita, apprendere col sentimento anche il colore della serenità, giungendo alla chiarezza di una gamma senza contrasti. E' questa l'epoca finale che si può chiamare dell'impressionismo signoriniano, e più signoriniana che impressionistica». Sono di questo ultimo periodo: "Ricordi di Riomaggiore"; "Marina all'alba"; "Ragazzo alla marina"; "Ragazza alla marina"; "Figura di marinaio"; "Pioggia sulla terrazza"; "Bambini colti nel sonno"; "Giardino a Carreggi"; "Terrazza a Riomaggiore". Altre sue opere sono: "Pioggia d'estate" e "Una via di Ravenna", collocate col menzionato "Ghetto di Firenze" nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Giornata di vento", nel Museo Civico di Torino; "Paesaggio" e "Tessitrice", nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; "Bivacco", nella raccolta della Società Artisti e Patriottica di Milano; "Domenica a Londra" in quella di donna Giulia Crespi Morbio; "Carbonai", di proprietà del comm. prof. Mario Nelli di Firenze; "Il merciaio della Spezia"; "Il ritorno dalla Capitale"; "Mercato del pesce a Lerici"; "La primavera"; "Signora al pianoforte"; "La sala delle agitate", nella Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia; "Avanti a braccia"; "All'abbeveratoio"; "L'inverno nei dintorni di Firenze"; "Novembre"; "Vinci"; "Due dame"; "Ponte a Mensola presso Firenze"; "Ponte Vecchio"; "Leith", nella Galleria d'Arte Moderna di Firenze; "Monumento a Walter Scott (Edimburgo)"; "High Street (Edimburgo)"; "Donne sulla strada di Settignano"; "La nonna"; "Il bagno penale di Portoferraio"; "Il vecchio mercato di Firenze"; "La «toilette» del mattino"; "Il ponte di Vigo a Chioggia", ultima sua tela, grigia e triste, rimasta incompiuta. Alla VI Quadriennale Romana (1952) nella sezione "La Pittura Italiana della seconda metà dell'Ottocento" era rappresentato con sei opere.


Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

U. Ojetti - Telemaco Signorini - Milano 1930

U. Ojetti - Telemaco Signorini e i macchiaioli fiorentini - Roma 1901

E. Somarè - Signorini - Bergamo 1931

E. Somarè - Telemaco Signorini - Milano 1926

F. Sapori - Telemaco Signorini - Torino 1919   1939

A. Cecioni - Telemaco Signorini in "Scritti e ricordi" - Firenze 1905

L. Callari - Storia dell'arte contemporanea italiana - Roma 1909

C. Ratta - Acquafortisti italiani - Bologna 1929

L. Vitali - L'incisione italiana moderna - Milano 1934

Ettore Allodoli - Telemaco Signorini pittore e scrittore (Rassegna della Istruzione Artistica) - Roma 1938

E. Somarè - Storia della pittura italiana dell'Ottocento - Milano 1928

A. De Witt - La collezione delle stampe e ecc. agli Uffizi - Roma 1938

A. De Witt - Signorini incisore (Emporium) - 1936

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1937

The Art Journal - Londra 1895

L'Arte all'Esposizione del 1898 - Torino

L'Arte in Italia - Torino 1870   1871   1872   1873

Rivista d'Europa - 1871

Rassegna della Istruzione Artistica - Roma 1935

Emporium - 1898   1925   1927   1936

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

Opere

Paesaggio - Pinacoteca Corrado Giaquinto, Bari

La raccolta delle olive - Pinacoteca Corrado Giaquinto, Bari

Antica Via del Fuoco (Mercato vecchio) - Pinacoteca Corrado Giaquinto, Bari

Strada a Ravenna 1875 - Pinacoteca Corrado Giaquinto, Bari

Asinello poppante - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza



 

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