Opere di questo autore


Luigi Cavenaghi

Cavenaghi Luigi

Caravaggio - Bergamo 1844 / Milano 1918

Pittore, Decoratore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Caravaggio l'8 agosto 1844, morto a Milano il 31 marzo 1918. Con una borsa di studio elargitagli dal suo Comune potè frequentare l'Accademia di Brera in Milano, allievo di Giuseppe Bertini i cui principi ed insegnamenti seguì poi nei suoi affreschi. Da Giuseppe Molteni apprese l'arte del restauro, ed acquistata profonda conoscenza degli antichi e abilità di pennello, fu veramente un restauratore senza confronti, ricercato per tutta Italia, in Germania, in Austria, in Inghilterra e in America. Fu il fondatore e il direttore della Scuola superiore d'arte applicata all'industria al Castello Sforzesco; consigliere dell'Accademia di Brera a Milano e direttore artistico della Galleria Vaticana di Roma. Alcuni fra i suoi principali affreschi sono nel palazzo Reale; a San Fedele; a San Babila; in Casa Bagatti Valsecchi in Milano; nella chiesa di Santa Maria in Busto Arsizio; in quella delle Sacramentine a Monza; in quella dell'Inviolata a Riva del Garda e nella chiesa di San Marco a Rovereto. Fra le opere di cavalletto si ricordano: "Ritratto del Card. Rampolla" (Biblioteca Vaticana); "S. Cecilia", dipinto su vetro (Santuario di Caravaggio); "Ritratto dei coniugi Manusardi Fusi" (Congregazione di Carità di Caravaggio); "Ofelia" (Famiglia Bietti, Caravaggio); "Ritratto di Zaffira Rocchi" (Famiglia Rocchi). Oltre il restauro di varie e importanti opere del Mantegna, del Correggio, di Antonello da Messina, del Cima, del Giorgione, del Perugino e di Raffaello, altri ne eseguì nel cortile di casa Ponti a Milano; nel santuario di Caravaggio; nella chiesa dell'Immacolata a Riva di Trento e quello, felicissimo, del Cenacolo Vinciano, nel refettorio della chiesa delle Grazie a Milano. Aveva le doti del perfetto pittore-restauratore: esperienza, dottrina, circospezione, onestà, pazienza, abnegazione fino al pieno sacrificio della propria originale personalità, e queste doti le aveva affinate dall'uso, da un geloso senso della responsabilità che accompagnava ormai il suo nome in tutto il mondo dell'Arte.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1912

L' Arte in Italia - 1871

Il Buonarroti - 1876

Illustrazione italiana - 1882



 

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