Opere di questo autore
Giuseppe Carosi
Carosi Giuseppe
Roma 1883 / Roma 1965
Pittore, Incisore, Decoratore
Biografia
da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Roma il 13 aprile 1883, vive ivi. Studiò all'Accademia di Belle Arti della sua città, sotto la guida di Dario Querci, e all'Accademia «Raffaello Sanzio» con Augusto Bompiani e Paolo Bartolini. Completò i suoi studi di figura con Roberto Bompiani. Espose la prima volta alla Società Amatori e Cultori di Roma, un acquarello raffigurante il "Ritratto del fratello". Ha partecipato, invitato, alla sezione giovanile dell'esposizione di Venezia ed alla XIV Internazionale con la tela "L'ignorata". Ha preso parte alle Biennali romane e alla Prima Quadriennale romana, all'Esposizione d'Arte Sacra a Padova, alle mostre del Grigio-verde a Napoli ed a varie esposizioni ordinate in città straniere. Tratta il ritratto, la figura, il paesaggio e la decorazione. Tra le sue migliori opere si ricordano: "Cerere"; "Maternità"; "La nebulosa"; "La casta Susanna"; "Gli zampognari"; la decorazione del palazzo Vitali Rosati a Fermo; "Autunno"; "L'angelo dei crisantemi"; "Testa di Medusa"; "Ritratto della contessa Gaby di Robilant", della "Signorina S. Pina Vismara"; "Ritratto di giovanetta"; "Assalto sul San Michele". Sue opere figurano nella ex-Galleria Mussolini a Roma "Ritorno dalla trincea", nella Galleria d'Arte Moderna, altre sono collocate presso quadrerie private. Fece parte del Gruppo dei «25 della Campagna romana». Ha coltvato l'acquaforte.
Nato a Roma il 13 aprile 1883, vive ivi. Studiò all'Accademia di Belle Arti della sua città, sotto la guida di Dario Querci, e all'Accademia «Raffaello Sanzio» con Augusto Bompiani e Paolo Bartolini. Completò i suoi studi di figura con Roberto Bompiani. Espose la prima volta alla Società Amatori e Cultori di Roma, un acquarello raffigurante il "Ritratto del fratello". Ha partecipato, invitato, alla sezione giovanile dell'esposizione di Venezia ed alla XIV Internazionale con la tela "L'ignorata". Ha preso parte alle Biennali romane e alla Prima Quadriennale romana, all'Esposizione d'Arte Sacra a Padova, alle mostre del Grigio-verde a Napoli ed a varie esposizioni ordinate in città straniere. Tratta il ritratto, la figura, il paesaggio e la decorazione. Tra le sue migliori opere si ricordano: "Cerere"; "Maternità"; "La nebulosa"; "La casta Susanna"; "Gli zampognari"; la decorazione del palazzo Vitali Rosati a Fermo; "Autunno"; "L'angelo dei crisantemi"; "Testa di Medusa"; "Ritratto della contessa Gaby di Robilant", della "Signorina S. Pina Vismara"; "Ritratto di giovanetta"; "Assalto sul San Michele". Sue opere figurano nella ex-Galleria Mussolini a Roma "Ritorno dalla trincea", nella Galleria d'Arte Moderna, altre sono collocate presso quadrerie private. Fece parte del Gruppo dei «25 della Campagna romana». Ha coltvato l'acquaforte.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955
H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953
Emporium - 1914
Bollettino d'Arte - 1917
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