Edgardo Sambo Cappelletti
Sambo Cappelletti Edgardo
Trieste 1882 / Trieste 1966
Painter
Biografia
da A. M. Comanducci
Nato a Trieste nel 1884.
Studiò prima a Venezia, poi a Monaco di Baviera, allievo di Karl Marr.
Tornato a Trieste, eseguì un ritratto, "Nerina", che espose alla Quadriennale di Torino e che fu acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Tornato all'estero soggiornò parecchi anni a Monaco ed a Praga, dove lasciò tracce di se': tra l'altro, un ciclo di "Storie di San Benedetto", nel convento benedettino di Emmaus (affresco) e il "Ritratto del signor Carlo Levi".
Nel 1911 per un "Ritratto della sorella" e due "Nudi al sole" gli fu concesso il Pensionato romano.
A Roma, I'artista eseguì quello che è il suo quadro più apprezzato, "Bambola" che fu esposto alla Secessione nel 1913, riesposto a San Francisco di California nel 1915 e ivi premiato con medaglia d'argento.
Durante la prima guerra europea fu volontario nell'artiglieria.
Dopo il grande conflitto egli ha figurato con successo alle più notevoli mostre d'arte: alle Biennali romane, alla Prima Quadriennale romana, alle Mostre Internazionali di Madrid Barcellona, Buenos Aires, Atene.
Alle Biennali Veneziane ha esposto: nel 1928, una "Natura morta"; nel 1930, "Modelle"; nel 1932, "Serenità" e "Ritratto".
Il Sambo dedica la sua attività, oltre che al quadro da cavalletto e prevalentemente di figura e di composizione, all'arte decorativa e ne ha lasciato buona prova nel Caffè degli Specchi di Trieste, dove ha dipinto: "La fiaccolata notturna in onore del duca d'Aosta".
Notevoli anche i suoi pannelli, decorativi: "Andante"; "Allegretto"; "Scherzo" e "Maestoso" apparsi in una mostra personale tenuta dall'artista nella città nativa.
E' segretario del Museo Revoltella, di Trieste.
Nato a Trieste nel 1884.
Studiò prima a Venezia, poi a Monaco di Baviera, allievo di Karl Marr.
Tornato a Trieste, eseguì un ritratto, "Nerina", che espose alla Quadriennale di Torino e che fu acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Tornato all'estero soggiornò parecchi anni a Monaco ed a Praga, dove lasciò tracce di se': tra l'altro, un ciclo di "Storie di San Benedetto", nel convento benedettino di Emmaus (affresco) e il "Ritratto del signor Carlo Levi".
Nel 1911 per un "Ritratto della sorella" e due "Nudi al sole" gli fu concesso il Pensionato romano.
A Roma, I'artista eseguì quello che è il suo quadro più apprezzato, "Bambola" che fu esposto alla Secessione nel 1913, riesposto a San Francisco di California nel 1915 e ivi premiato con medaglia d'argento.
Durante la prima guerra europea fu volontario nell'artiglieria.
Dopo il grande conflitto egli ha figurato con successo alle più notevoli mostre d'arte: alle Biennali romane, alla Prima Quadriennale romana, alle Mostre Internazionali di Madrid Barcellona, Buenos Aires, Atene.
Alle Biennali Veneziane ha esposto: nel 1928, una "Natura morta"; nel 1930, "Modelle"; nel 1932, "Serenità" e "Ritratto".
Il Sambo dedica la sua attività, oltre che al quadro da cavalletto e prevalentemente di figura e di composizione, all'arte decorativa e ne ha lasciato buona prova nel Caffè degli Specchi di Trieste, dove ha dipinto: "La fiaccolata notturna in onore del duca d'Aosta".
Notevoli anche i suoi pannelli, decorativi: "Andante"; "Allegretto"; "Scherzo" e "Maestoso" apparsi in una mostra personale tenuta dall'artista nella città nativa.
E' segretario del Museo Revoltella, di Trieste.