Luigi Rubio
Rubio Luigi
Roma 1800 circa / Firenze 1882
Painter
Biografia
da A.M. Comanducci
Nato a Roma intorno al 1800, morto a Firenze il 7 agosto 1882. Studiò all'Accademia di San Luca, nella quale vinse il premio istituito dal Canova. Nel 1823 concorse a Parma al premio fondato da Maria Luisa, tema: "Priamo ai piedi di Achille", e lo vinse; e vinse pure l'anno seguente a Roma con "Il Samaritano" il premio Pio Clementino, che comportava una pensione per tre anni e l'incoronazione in Campidoglio. Nel 1827 fu nominato Accademico d'onore dell'Accademia di San Luca, e l'anno stesso si recò in Polonia, chiamatovi da quel presidente del Senato conte Zamoyski, e vi rimase tre anni, per trasferirsi poi a Parigi, dove risiedette diciott'anni. Nel 1836 espose al Salone un quadro rappresentante "Il matrimonio di Salvator Rosa al suo letto di morte", che gli valse la medaglia d'oro e commissioni per parecchi quadri da collocarsi nel Museo a Versailles, che Luigi Filippo in quel tempo faceva aprire. Per la chiesa russa della Capitale francese eseguì quattro quadri rappresentanti "Sant'Elena"; "Santo Stefano"; "Il Cristo" e "La Vergine". Durante la sua permanenza in Francia partecipò anche con successo alle Esposizioni di Alencon (1842) e di Boulogne-sur-mer (1843). Tornato in Italia per breve tempo, prese la via dell'Oriente, ed a Costantinopoli fece il "Ritratto al Sultano Abdul Medgyd Cam". Nel 1853 si recò in Russia e vi eseguì il "Ritratto dello zar Alessandro Il". Oltre le opere già nominate si citano di lui: il "Ritratto del pittore Alexandre Calame", conservato a Ginevra; "La raccolta delle arance"; "Cristo, San Pietro e San Paolo", per la chiesa cattolica di Mosca; "Autoritratto", nella Galleria degli Uffizi in Firenze. Il Rubio ebbe numerosissime ed ambite onorificenze straniere e pontificie; fu professore di numerose Accademie, onorato e ricercato.