Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Modena il 26 giugno 1838, morto a Villanova di Là (Modena) il 25 ottobre 1905. Sedicenne entrò nell'Accademia Estense e vi studiò pittura sotto gli insegnamenti di Giovanni Susani. Licenziatosi dall'Accademia, si diede con passione a copiare il vero e espose alle Triennali della sua città, ottenendo lusinghieri incoraggiamenti. La sua timidezza gli impedì di tentare l'alea delle Esposizioni internazionali, cosicchè il suo nome rimase noto solo nella stretta cerchia provinciale. Di natura solitario e contemplativo, si rifugiò a Villanova di Là, dove possedeva un poderetto, e visse in continuo contatto con la natura. I suoi paesaggi sono notevoli per l'esattezza dei toni della sua tavolozza, la cura meticolosa della forma, l'ariosità dei piani: il tutto equilibrato, armonioso: «finestre aperte» sui panorami dell'Appennino, furono dette da taluno. Ma purtroppo la stima degli intenditori primo Adeodato Malatesta, a quel tempo direttore dell'Accademia modenese non impedì all'artista di morire in assoluta povertà dopo aver venduto a poco a poco il suo poderetto. Verso il 1880 era stato eletto professore dell'Accademia ma il Ministro della Pubblica Istruzione aveva cassato la delibera affermando l'inutilità dell'insegnamento del paesaggio. A cura di un fedele amico nel 1931 fu ordinata a Milano una mostra retrospettiva nella quale si poterono ammirare alcune opere di questo paesista. Notevoli fra tutte quelle che costituiscono il "Ciclo dei Castelli dell'Appennino Modenese reggiano"; poi: "Campagna emiliana"; "Pace campestre"; "La strada solitaria".