Eva Quajotto
Quajotto Eva
Mantova 1903 / Vallerano - Viterbo 1952
Painter
Biografia
Nel 1928 espone il dipinto "Nudo di donna" alla XVI edizione della Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia, mostra alla quale è ancora presente in diverse edizioni fino alla XXIV edizione del 1948 alla quale espone il dipinto "Fantasia di primavera". Nel 1931 partecipa alla Ia edizione della Mostra Quadriennale d'Arte Nazionale a Roma con in dipinto "Nudo di bambina", mostra ove espone nuovamente alla II edizione del 1935, alla III del 1939, alla IV del 1943, alla V del 1948 ed alla VII del 1955, alla quale espone i dipinti "Piazza Navona" e "Quartiere di Amsterdam".
Dalla Quadriennale di Roma:
Pittrice e scrittrice, si appassiona all’arte già nei primi anni Venti, frequentando lo studio di Pietro Focardi. Nel 1928 si trasferisce a Roma, esordisce alla Società degli Amatori e Cultori e nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1930 tiene una mostra personale all’Associazione artistica di via Margutta a Roma con 45 dipinti e successivamente, durante gli anni Trenta, è presente alle maggiori rassegne d’arte nazionali. Partecipa alle Biennali del 1934, 1936 e 1948 e alle Quadriennali dal 1931 al 1948. In questo periodo espone molto anche all’estero, ottenendo apprezzamenti presso numerose gallerie americane, da New York a Baltimora a Syracuse. Nel 1948, su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione, fa un viaggio di studio attraverso la Scandinavia, la Germania, il Belgio e l’Olanda. Collabora con varie riviste e periodici tra cui “La Stirpe”, “La Fiera Letteraria”, “Noi donne”. Nel 1950 allestisce una mostra personale presso la Galleria Cairola di Milano e pubblica il romanzo dall’intenso sapore autobiografico "Bestie e noi", che ottiene un grande successo presso il pubblico e presso la critica: Emilio Cecchi ne rimane particolarmente colpito. In occasione della VII Quadriennale di Roma (1955-’56) viene dedicata all’artista, scomparsa nel 1952, una mostra personale presentata in catalogo da Corrado Alvaro. Più avanti, nel 1998, la Galleria Campo de’ Fiori a Roma allestisce una retrospettiva sull’opera e la vita dell’artista.