Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Chieri nell'ottobre del 1832, morto a Milano il 18 maggio 1905. Studiò alle Accademie di Nizza e di Torino, e a quest'ultima nel 1852 ottenne un premio. Nel 1859 combattè a Palestro e a San Martino, e nel 1866 partecipò pure alla Campagna, ritraendone gli episodi in schizzi pieni di verità, uno dei quali piacque all'imperatore Napoleone III. I suoi migliori dipinti sono appunto di soggetto militare, sebbene nella sua produzione non manchino i ritratti, come quello del "Conte Cibrario", e i quadri di genere, come "Macbeth", che fu esposto al Salone di Parigi ed attualmente è conservato all'estero in collezione privata. Le sue opere più notevoli sono: "Un attacco, agli avamposti" (1855); "Il principe Umberto al Quadrato di ViIlafranca" - del quale fece una replica che orna una parete della Torre di San Martino - e "Il principe Amedeo ferito alla Cavalchina di Custoza", attualmente conservati a Palazzo Pitti in Firenze; "Il passaggio del Garigliano", acquistato dal Comune di Torino; "Presa di Mola di Gaeta", eseguita per conto del Soverno e conservata nella Sala di ritrovo degli ufficiali del V reggimento artiglieria; "Pastore e pastorella del Briga" e "Giovane pastore", acquarelli, conservati nel Museo di Nizza; "La battaglia di San Martino", che decora l'altra parete della Torre di San Martino. Altre tele, di soggetto militare, sono in Quirinale; molti schizzi fatti durante le battaglie, nel Museo di Cavriana, presso Solferino. Il Pontremoli fu insignito di numerose onorificenze e fu prima ispettore dell'Accademia Albertina, poi all'Accademia di Brera. Molti suoi disegni furono riprodotti dall'«Illustration» di Parigi, periodico per conto del quale egli lavorava.

Partecipa alla Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra nel 1904, organizzata dalla Italian Chamber of Commerce a Londra, esponendovi il dipinto "Macbeth and the Witches".