Antonio Pitloo
Pitloo Antonio
Arnhem - Olanda 1790 / Napoli 1837
Painter
Biografia
da A. M. Comanducci
Antonio Sminck van Pitloo
Nato ad Arnheim in Olanda l'8 maggio 1780, morta di colera a Napoli il 22 giugno 1837.
Pittore fiammingo, si può considerare italiano di elezione essendo stato per lunghi anni a Napoli ove fu professore all'Accademia dal 1816 alla sua morte. Fu anche a Roma dal 1811 al 1815.
E' suo merito aver dato impulso alla formazione della cosiddetta «Scuola di Posillipo».
«Il Pitloo, che aveva soggiornato a lungo a Parigi, rappresentava un eclettico contemporaneo delle tradizioni paesistiche olandesi con le prime esigenze paesistiche della pittura francese; delle sapienti realizzazioni dei vedutisti veneziani del '700 con le tendenze vaporose e morbide dei paesisti inglesi. Ed al contatto con la natura meridionale, intensa e vibrante, la sua visione pittorica si scaldò e si sciolse» (Pischel Fraschini - La pittura italiana, Milano S. E. Libraria 1942).
Fra i suoi dipinti più notevoli ricordiamo: "Pesto" della Pinacoteca di Capodimonte; "Rive dei Campi Flegrei"; "Riviera di Chiaia" (Collezione Ojetti); "Paesaggio di fantasia" (Collezione Casciaro); "Dintorni di Salerno" (Museo di S. Martino); "Passaggio del Garigliano"; "Castel dell'Ovo"; "Marina di Sorrento".
Antonio Sminck van Pitloo
Nato ad Arnheim in Olanda l'8 maggio 1780, morta di colera a Napoli il 22 giugno 1837.
Pittore fiammingo, si può considerare italiano di elezione essendo stato per lunghi anni a Napoli ove fu professore all'Accademia dal 1816 alla sua morte. Fu anche a Roma dal 1811 al 1815.
E' suo merito aver dato impulso alla formazione della cosiddetta «Scuola di Posillipo».
«Il Pitloo, che aveva soggiornato a lungo a Parigi, rappresentava un eclettico contemporaneo delle tradizioni paesistiche olandesi con le prime esigenze paesistiche della pittura francese; delle sapienti realizzazioni dei vedutisti veneziani del '700 con le tendenze vaporose e morbide dei paesisti inglesi. Ed al contatto con la natura meridionale, intensa e vibrante, la sua visione pittorica si scaldò e si sciolse» (Pischel Fraschini - La pittura italiana, Milano S. E. Libraria 1942).
Fra i suoi dipinti più notevoli ricordiamo: "Pesto" della Pinacoteca di Capodimonte; "Rive dei Campi Flegrei"; "Riviera di Chiaia" (Collezione Ojetti); "Paesaggio di fantasia" (Collezione Casciaro); "Dintorni di Salerno" (Museo di S. Martino); "Passaggio del Garigliano"; "Castel dell'Ovo"; "Marina di Sorrento".
La Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari conserva il suo dipinto Paesaggio della costiera sorrentina "Li galli", isolotti presso Nerano.