Ferruccio Pasqui
Pasqui Ferruccio
Rapolano - Siena 1886 / Firenze 1958
Pittore, Ceramista, Incisore, Mosaicista, Designer, Decoratore
Biografia
da A. M. Comanducci
Nato a Rapolano (Siena) il 5 febbraio 1886.
Dopo gli studi classici, frequentò l'Accademia di Siena e poi le Scuole di Santa Croce in Firenze.
Giovanissimo si dedicò alla pittura a fresco, e poi ai vari rami dell'arte decorativa ed applicata: al mosaico, alla ceramica, all'incisione in legno ed in rame alla litografia, al mobile d'arte.
Nel 1911 vinse il concorso per il pensionato in pittura bandito dal Monte de' Paschi di Siena.
Nel 1912 a Firenze espose il suo primo quadro, "La Cattedrale di Siena", che venne acquistato dal Re.
In seguito dipinse bozzetti e quadri ispirati al costume e alla vita senese, come "Scene del Palio" e "Bandiere al vento", attualmente in raccolte private.
Nel 1913 vinse il concorso per la cattedra di decorazione della Scuola d'Arte di Padova e ne tenne poi la direzione fino al 1920, anno in cui passò a dirigere l'Istituto d'Arte di Venezia.
Collaborò con Adolfo De Carolis alla decorazione del salone del Palazzo del Podestà di Bologna; poi da solo eseguì lavori a Roma, nel Ministero dell'Economia Nazionale ed a Padova nella Cassa di Risparmio.
Per incarico del Ministero dell'Economia iniziò la prima raccolta di prodotti della piccola industria ed istituì l'E.N.A.P.I. del quale tiene la direzione artistica e tecnica.
Tale multiforme attività non ha impedito all'artista di eseguire lavori di larga composizione figurativa e di efficace colorito, esposti a Roma, Firenze, Padova, Milano, Monaco, Londra, Amsterdam.
Si citano: "Donne che si bagnano", nella Galleria del Monte de' Paschi di Siena; "Ritratto muliebre"; "L'antico gioco del pallone", esposto ad Amsterdam e proprietà dell'on. Leandro Arpinati; "Bologna nuova", e quadri di soggetto religioso come: "Seppellimento di Gesù" e "Scene della vita dl Sant'Antonio".Di lui si ricordano ancora i pannelli decorativi nelle ville Moressutti a Montebelluna; Vignetta a Belluno; Gigli a Recanati; e gli affreschi eseguiti nel Palazzo delle Poste di Bologna.
In quest'ultima città completò i lavori di decorazione del salone del Palazzo del Podestà, lasciati interrotti per la morte del De Carolis.
Nel 1932 ha esposto a Venezia "Il Precursore" (mosaico).
Adolfo De Carolis (bio)
Nato a Rapolano (Siena) il 5 febbraio 1886.
Dopo gli studi classici, frequentò l'Accademia di Siena e poi le Scuole di Santa Croce in Firenze.
Giovanissimo si dedicò alla pittura a fresco, e poi ai vari rami dell'arte decorativa ed applicata: al mosaico, alla ceramica, all'incisione in legno ed in rame alla litografia, al mobile d'arte.
Nel 1911 vinse il concorso per il pensionato in pittura bandito dal Monte de' Paschi di Siena.
Nel 1912 a Firenze espose il suo primo quadro, "La Cattedrale di Siena", che venne acquistato dal Re.
In seguito dipinse bozzetti e quadri ispirati al costume e alla vita senese, come "Scene del Palio" e "Bandiere al vento", attualmente in raccolte private.
Nel 1913 vinse il concorso per la cattedra di decorazione della Scuola d'Arte di Padova e ne tenne poi la direzione fino al 1920, anno in cui passò a dirigere l'Istituto d'Arte di Venezia.
Collaborò con Adolfo De Carolis alla decorazione del salone del Palazzo del Podestà di Bologna; poi da solo eseguì lavori a Roma, nel Ministero dell'Economia Nazionale ed a Padova nella Cassa di Risparmio.
Per incarico del Ministero dell'Economia iniziò la prima raccolta di prodotti della piccola industria ed istituì l'E.N.A.P.I. del quale tiene la direzione artistica e tecnica.
Tale multiforme attività non ha impedito all'artista di eseguire lavori di larga composizione figurativa e di efficace colorito, esposti a Roma, Firenze, Padova, Milano, Monaco, Londra, Amsterdam.
Si citano: "Donne che si bagnano", nella Galleria del Monte de' Paschi di Siena; "Ritratto muliebre"; "L'antico gioco del pallone", esposto ad Amsterdam e proprietà dell'on. Leandro Arpinati; "Bologna nuova", e quadri di soggetto religioso come: "Seppellimento di Gesù" e "Scene della vita dl Sant'Antonio".Di lui si ricordano ancora i pannelli decorativi nelle ville Moressutti a Montebelluna; Vignetta a Belluno; Gigli a Recanati; e gli affreschi eseguiti nel Palazzo delle Poste di Bologna.
In quest'ultima città completò i lavori di decorazione del salone del Palazzo del Podestà, lasciati interrotti per la morte del De Carolis.
Nel 1932 ha esposto a Venezia "Il Precursore" (mosaico).
Adolfo De Carolis (bio)