Emilio Marsili

Marsili Emilio

Venezia 1841 / Venezia 1926

Scultore
Biografia

da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895, 1897 e 1901
Nato e residente a Venezia, studiò in quest'Accademia, indi fu a Parigi, a Bruxelles e a Parigi, ove soggiornò per qualche tempo.
Al Salon espose il busto di Sarcey e la statuetta «Saluto mattutino».
Tornato in Italia, le sue opere «La prima prova», «Vocazione», «Scamiciato», «Che freddo!», rappresentazione vivace ed elegante della vita infantile, gli procacciarono larga lode.
Ornò il grande scalone del Palazzo Franchetti, architettato da Camillo Boito, coi bassorilievi allegorici raffiguranti la Poesia, la Musica, l'Architettura, la Scultura.
A Venezia, nel 1877, espose il gruppo «Triste maternità», che, fuso in bronzo, sta oggi nella Galleria nazionale di Roma.
E' suo il monumento a Fra Paolo Sarpi, inaugurato a Venezia nel 1892.
Per la città di Feltre eseguì di recente i busti di Giuseppe Garibaldi e di Vittorio Emanuele.
Nella prima Mostra internazionale veneziana espose «Dolore», statua colossale per la tomba della famiglia Ceresa; nella seconda «La fede» e nella terza «Primi turbamenti», che è ora nella Galleria d'Arte moderna della nostra città.
 
Vincitore del Premio Principe Umberto alla Esposizione Nazionale di Brera nel 1881 con la scultura in gesso Vocazione. La Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma conserva la sua opera Triste maternità, del 1887.



 

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