Filandro Lattanzio

Lattanzio Filandro

Vasto - Chieti 1908 / Vasto - Chieti 1986

Pittore
Biografia

A soli dieci anni il padre lo manda a lavorare in una bottega di un fabbro. Problemi di salute non gli permettono di fare lavori pesanti e così a modo di coltivare la passione per il disegno.
Nel 1925 realizza il suo primo quadro dal titolo “Scogliera di Scaramuzza” acquistato dalla marchesa Pignatelli di Napoli.
Nel 1940 è richiamato alle armi e parte per la Francia da prigioniero attraversa Belgio, Olanda e Germania, torna finalmente in Italia nel 1945.
Nel 1948 si sposa e si stabilisce a Chambery, rimane in Francia siano alla fine degli anni '70 e lì sperimenta nuove strade pittoriche quali l’astrattismo e il cubismo.
Tornato a Vasto dipinge gli angoli e i colori della sua terra, ma anche nature morte e ritratti, poi si dedica ai temi religiosi realizzando due importanti opere “Madonna dei Sette Dolori”  e “Sant’Anna”.
Nel 1988 la signora Hélèn Castex ha donato al comune di Vasto venti opere del marito che abbracciano tutta la sua vita artistica, da "Autoritratto" del 1933, fino al nudo cubista.
Nel 2010 l’autrice Gabriella Izzi Benedetti nel libro "Artisti vastesi all’estero" ha rivolto la sua attenzione a  tre pittori di Vasto: Juan Del Prete, Filandro Lattanzio e Franco Paolantonio
Di Filandro Lattanzio è citato l'episodio quando giovanissimo, con un altro pittore vastese, Michele Fiore, andò a piedi sino a Monteodorisio, per far visionare i propri quadri a Francesco Paolo Michetti, ospite della famiglia Suriani.




 

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