Valerico Laccetti

Laccetti Valerico

Vasto - Chieti 1836 / Roma 1909

Painter, Scenographer
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Vasto il 18 Giugno 1836, morto a Roma l'8 marzo 1909. Sin dalla prima giovinezza mostrò attitudini per la pittura, e benchè privo di maestri faceva quadretti che venivano reputati interessanti. Aveva diciassette anni quando si recò a Napoli, e diventato allievo di quell'Accademia, si segnalò, tantochè nell'Esposizione Napoletana del 1855 guadagnò un premio per la prospettiva; poi alla Promotrice «Salvator Rosa» espose un quadretto di "Figura e animali", che fu acquistato da re Vittorio Emanuele. Ma i meschini compensi che ritraeva dalla sua arte lo indussero ad abbandonare Napoli per mettere studio a Roma. Nel 1872 da Roma andò a Parigi, dove rimase circa sette mesi, trattando la pittura di animali, e di là mandò alla Promotrice di Napoli un soggetto di bestiame, "Souvenir de Fontainebleau". Tornato in Italia veniva premiato all'Esposizione di Vienna per i due quadri "Il ritorno dal lavoro" e "Un parasole in pericolo"; ed altro premio conseguiva per i quadretti esposti al Salone: "Pendant l'orage", "Après l'orage", "La Campagna romana", "Un nuovo Orfeo". Abbandonando per qualche tempo gli animali, dipinse "La tradita", una mezza figura grande al vero e "Una madre che scherza col bambino", lavoro esposto a Roma nelle sale del Popolo e premiato con medaglia d'argento. Ma le aspirazioni dell'artista vastese erano rivolte ad altro genere di pittura. Quattro anni impiegò il Laccetti intorno al suo grande quadro "Christus imperat"; e quando nel 1882 si bandì l'Esposizione Internazionale a Roma egli vi partecipò col nuovo lavoro. Fu una vera rivelazione, e l'animalista conquistò d'un tratto un posto onorevole fra i più illustri pittori storici del suo tempo. Il quadro fu acquistato dalla Provincia di Chieti ed oggi si ammira nella sala del Consiglio Provinciale. Seguì "Christus vincit", tela di più modeste proporzioni, ma improntata a grande pietà cristiana. Negli ultimi anni di sua vita l'attività del l'artista si volse al teatro. Altri lavori: "Solo"; "Ricreazione"; "Soldati vecchi e nuovi"; "La civiltà che fuga l'ignoranza"; "Scena pastorale", quest'ultimo nella raccolta del signor Luigi Florio di Milano.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1928

La Nazione - Firenze 1909

L'Italia - 1883   1885

L'Illustrazione Italiana - 1887   1890

La vita italiana - 1895

Archivio Storico dell'Arte - 1890

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

 




 

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