Sebastiano Guzzone

Guzzone Sebastiano

Militello - Catania 1856 / Firenze 1890

Painter
Biografia

L'attitudine che dimostra per il disegno e la pittura sin da bambino sono incoraggiati in particolare dallo zio don Rosario Guzzone che, dopo un breve apprendistato con l'incisore Salvatore Grande, nel 1869 lo fa trasferire a Roma, sotto la tutela di Filippo Casabene, pittore siciliano che a Roma aveva l'incarico di restauratore alla Galleria Borghese. Dal 1871 frequenta per tre anni i corsi dell'Accademia di S. Luca e in seguito la scuola libera di nudo.
Apre nel 1878 un proprio studio in via Margutta, stringe legame di forte amicizia con Cesare Maccari e Pio Joris e dal 1881 partecipa alla mostra dell'Associazione degli Acquerellisti, di cui farà parte fino alla prematura scomparsa. L'ultima partecipazione risale al 1889, con "Ritratto", quando la mostra è abbinata alla LX Amatori e Cultori. Partecipa alle realizzazioni di carri allegorici per il carnevale romano e nel 1885 è con Salvatore Frangiamore e Ernesto Basile tra i progettisti del carro "Conca d'oro, la Sicilia e le sue province", dimostrando la sua piena integrazione in una città che lo ha accolto poco più che bambino.
Viaggia molto all’estero, in Francia e in Inghilterra soprattutto, mentre dell’Italia ama particolarmente l'Umbria e la Toscana.
Sul finire degli anni '70 si dedica anche al ritratto e alla pittura di genere e tratta temi storici e letterari, ma ciò in cui dimostra un talento fuori dal comune è l'acquarello.
Nel 1887 presenta quattro opere all'Esposizione Nazionale di Venezia, aggiudicandosi la Medaglia d'oro per "Morte di Petrarca", riconosciuta ad oggi la sua opera di maggior pregio.
L'anno successivo sposa Gaetanina Baldanza sua compaesana, con lei si trasferisce a Firenze, dove per un 'influenza muore nemmeno due anni dopo.

 


da A. M. Comanducci ediz 1962

Nato a Militello (Catania) il 13 settembre 1856, morto a Firenze il 19 febbraio 1890. Ebbe le prime lezioni di disegno da Filippo Casabene a Roma, poi frequentò l'Accademia di San Luca. Si fece notare come fine colorista, ed ebbe predilezione per i soggetti dell'epoca del Rinascimento, ma fu anche buon ritrattista. Nella chiesa di San Nicolò in Militello trovasi un suo giovanile lavoro, "Ritratto del Vescovo Morana di Caltagirone"; "La morte del Petrarca" è conservato presso la famiglia; "Processione in chiesa" fu acquistato dal Re nel 1907. Altre opere: "Cosimo Il de' Medici sorprende la figlia in colloquio amoroso con un paggio"; "Festa in chiesa", collocato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Il premio al vincitore della giostra"; "Amleto che rifiuta i doni d'Ofelia"; "Il primo nato"; "La funzione nuziale"; "Meditazione del Petrarca su Sant'Agostino"; "Due benedettini del Trecento"; "Francesco Petrarca trovato morto nella sua biblioteca in Arquà". Molti dipinti furono acquistati da collezionisti di Londra e di Parigi.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

De Mattei - Dizionario Siciliani illustri - Palermo 1939

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889

Graves - Reale Accademia - 1905

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1922

Archivio storico dell'Arte - 1890

L. Callari - Storia dell'arte italiana contemporanea

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

Opere

Ritratto dello scultore e pittore Carlo Filippo Chiaffarino - Galleria d'Arte Moderna di Genova

Festa in chiesa 1891 - Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma

 

 




 

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