Irmo Gatti
Gatti Irmo
Narni - Terni 1914 / 1982
Pittore
Biografia
Marco Eri
da A.M. Comanducci ediz 1962
Nato a Narni nel 1914, ha studio a Terni. Fu scolaro di Enrico Giulio Trois all'Istituto Artistico di Venezia. Partecipò a mostre nazionali a Firenze, Napoli, Cagliari e Orvieto. Oggi ha intenzione di rivoluzionare la tecnica pittorica. Assicura di aver scoperto una pittura "autocroma". Secondo la sua definizione riportata in un periodico, si tratta di "atomi che azionano sugli effetti di colore e di volume secondo un preciso piano, creando una quasi assoluta identità fra le visioni interiori ed il quadro". Sue opere si trovano presso privati nel Sud Africa, in Inghilterra, in Africa e in Svizzera; in Italia possiedono suoi dipinti anche numerosi enti pubblici e culturali, tra cui l'Ente Quadriennale. Durante la seconda personale che tenne a Roma, nel 1954, il Gatti espose in una conferenza stampa, cui parteciparono anche giornalisti stranieri, la sua estetica, che poi trattò ampiamente in un volume (La pittura autocroma - Gastaldi, Milano). Gatti iniziò la studio della nuova tecnica cromatica, che fa di lui un caposcuola, nel 1947, ma soltanto nel 1952 realizzò le prime tele secondo i nuovi criteri. Nel 1958 tenne una personale nella Galleria d'Arte Delfino di Rovereto, esponendo pitture ad olio e acquarello e disegni. Le opere maggiori del Gatti sono: "S. Stefano re d'Ungheria"; "Hiroshima"; "Il gigante".
Bibliografia
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962