Paolo Fanfani

Fanfani Paolo

Firenze 1823 / 1893

Scultore, Designer
Biografia

da Angelo De Gubernatis - Dizionario degli Artisti Italiani viventi - 1889

Scultore in legno, toscano, nato a Firenze, il 12 giugno 1823, fece i suoi primi studi all'Accademia di Belle Arti ove ottenne un premio, poi nel laboratorio di Luigi Sani, ove stette per vari anni, avendo a compagno Giovanni Duprè. In seguito, dietro consiglio dello stesso Duprè, aprì un piccolo laboratorio per suo conto, e per la sua valentia si fece subito una scelta clientela, eseguendo vari lavori d'intaglio pregevolissimi, fra i quali una splendida lumiera di legno e ferro intagliata e dorata, che fu posta nella sala del trono a Palazzo Pitti, ove anche attualmente si trova. Pochi anni dopo, alla prima Esposizione italiana, tenutasi a Firenze, nel 1861, espose una superba cornice intagliata, eseguita per conto della famiglia Larderel di Livorno, ove fu posto il ritratto del fu conte Francesco Larderel, che trovasi nella galleria della famiglia a Livorno e dove l'artista svolse con simboli e con figure magistralmente scolpiti, la vita dell'estinto. Primeggiano in essa le due figure dell'"Industria" e del "Commercio", che posano sullo stemma del Larderel una corona d'alloro, ed intorno intorno alla cornice, spiccano stupendamente disposti, gli emblemi dell'agricoltura, della scienza, delle arti, della religione e della beneficenza, nonchè un magnifico drago, stemma della città di Volterra, ed un cigno, emblema delle virtù familiari. In basso, quasi su di essa fosse posata la cornice, è raffigurata la tomba dell'estinto, ove sono due piccoli geni e dove spiccano, egregiamente resi, gli emblemi del tempo della morte e dell'eternità. Tale lavoro che piacque immensamente, fu esposto insieme ad un piccolo tabernacolo di stile purissimo, che il Fanfani aveva eseguito per conto del cav. Danti, scolpito in legno di noce e pero, con emblemi e teste pregevolissime, lavori che vennero premiati con medaglia. In seguito il Fanfani fece altri interessanti lavori per conto di personaggi ed illustri famiglie nostrane e forestiere; ed esposti a Roma sei candellieri, un piè di croce, la croce ed un crocifisso scolpiti in legno, ebbe per questi una medaglia d'argento, e gli oggetti furono ordinati da un comitato di signore ed offerti in dono a Sua Santità Pio IX, nel suo giubileo. Fece inoltre tutti i mobili della stupenda sala da pranzo della famiglia Larderel a Livorno, ed un gran mobile di noce intagliato per commissione del Marchese ora Duca di Talleyrand; indi molti cofanetti di ebano, noce e giuggiolo; diversi letti intagliati, tra i quali ricordiamo quelli del Duca di Dino e del marchese Corsi; altri mobili artisticamente pregevoli pel conte Della Gherardesca; altari, candelabri, mensole, ed altri oggetti decorativi che si trovano nelle principali chiese e case magnatizie dell'Europa, e della lontana America, ove mandò fra gli altri un grande bassorilievo, con putti ed ornati degno di plauso e di lode, rappresentante: "La mosca cieca". Tra i bassorilievi a figure, occorre anzi ricordare quelli rappresentanti: "La danza", tolto da un disegno di Raffaello, e quello "Le bolle di sapone", egregiamente immaginato ed eseguito dal Fanfani. Lavoratore indefesso e coscenzioso, modesto e buono, condiscepolo ed amico del Duprè, questo artista gode meritata fama in Italia e fuori, ed è senza dubbio uno dei migliori scultori in legno del nostro tempo.

Bibliografia

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889



 

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