Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Allievo di Giuseppe Casciaro si è dedicato di prevalenza al paesaggio, con un uso del colore ed una morbidezza dei toni che gli hanno assicurato successo di pubblico e di critica. Si è dedicato anche alla figura e alle composizioni, nelle sue nature morte e nei vasi di fiori emerge quanto nella sua attività pittorica sia stata ad un certo momento più rilevante l'influenza del ferrarese Filippo De Pisis che del maestro di gioventù Casciaro. Ha partecipato a molte manifestazioni nazionali tra cui la Biennale di Venezia, nel 1926, nel 1936 e nel 1942, la I, II e III Quadriennale romana e le mostre Sindacali di Milano, Napoli, Firenze e Torino.


da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a d'Ischia il 18 luglio 1898. Risiede a Roma. Allievo di Giuseppe Casciaro, già sedicenne era notato fra gli artisti di grandi promesse. Ha esposto alle Biennali Veneziane del 1926, 1936 e 1942. Alle prime tre Quadriennali romane, alle varie mostre Sindacali di Milano, Firenze e Napoli. Tenne varie «personali» tra cui una alla Il Internazionale d'Arte coloniale di Napoli nel 1934-1935. Ha vinto vari concorsi nazionali per il paesaggio con medaglie d'oro. Premiato con medaglia d'argento per benemerenza artistica dal Ministero dell'Educazione Nazionale nel 1940. Sue opere si trovano in varie Gallerie pubbliche e private a Firenze, a Napoli, a Torino, a Milano. Alcune sue opere: "Uno stradale" (Galleria d'Arte Moderna di Milano); "Paesaggio"; "Natura morta"; "Costa azzurra Ezèc"; "Fiori".