Giulio Branca

Branca Giulio

Cannobio - Verbania 1850 / Milano 1926

Pittore, Scultore, Incisore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Cannobio sul Lago Maggore il 13 dicembre 1851 1850, allievo dell'Accademia di Brera in Milano. Frequentò pure lo studio di Giovanni Strazza. Si affermò in Milano come scultore e coltivò con successo l'acquaforte.

 

da Angelo De Gubernatis - Dizionario degli Artisti Italiani viventi - 1889

Insigne scultore lombardo, residente a Milano, nato a Cannobio sul Lago Maggiore nel 1851 1850. Dimostrò da fanciullo la sua inclinazione all'arte; il padre Lodovico voleva farlo studiare pel commercio; ma il fanciullo imbrattava di figure tutti i suoi libri di scuola; eran soldati e battaglie; e tutto ciò che vedeva disegnava. Pure, a malgrado della sua passione, egli non avrebbe ottenuto il suo intento di divenire artista, se una grave malattia non lo metteva quasi in fin di vita, onde i genitori sgomenti permisero al giovinetto convalescente di seguire la propria vocazione. Quattordicenne egli si recò a Milano, ove per cinque anni studiò indefessamente, vincendo il premio nel così detto concorso dell'esperimento finale. Intanto egli aveva già fatto due anni di Scuola superiore di Scultura sotto la direzione del compianto professore cavalier Giovanni Strazza. Giulio Branca è ora uno degli scultori che fanno più onore alla Scuola lombarda; da due anni è decorato, per motu proprio di Sua Maesta il Re dell'Ordine della Corona d'Italia. Tra i suoi lavori principali vanno segnalati i seguenti: "Luigi XVII", statua in marmo, di grandezza naturale, venduta all'Esposizione Universale di Parigi nel 1878; "Rosmunda al banchetto d'Alboino", statua in marmo di grandezza maggiore del vero, efficacissima, esposta nel 1880 a Torino, ammirata dal pubblico, lodatissima dalla critica e dalla Relazione di Giulio Monteverde al Circolo degli Artisti Italiani a Roma; premiata, nel 1883, con medaglia d'argento all'Esposizione internazionale di Amsterdam, scelta dal Giurì artistico per l'Esposizione mondiale di Parigi di quest'anno; il grandioso "Monumento alla famiglia Cazzaniga", nel cimitero di Pavia (1884); "L'apoteosi dell'anima", lievissima e gentile ispirazione alla memoria di Giovanni Norsa nel cimitero monumentale di Milano, e nello stesso, il nuovo e significativo "Monumento alla Memoria di Carlo Rossi" distinto industriale. Per commissione del comune di Cannobio eseguì la statua più grande del vero del compianto "senatore Antonio Giovagnola". L'ultimo suo lavoro, a notizia nostra, è un bellissimo busto di "Paolo Ferrari".

 

Partecipa alla Esposizione Nazionale d'Arte a Brera nel 1916, esponendovi il busto in gesso "Ritratto di Monsignor Luigi Vitali".

Bibliografia

A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1910

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889

L'Italia artistica - 1906

Arte e Storia - 1888



 

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