Noe' Bordignon
Bordignon Noe'
Castefranco Veneto - Treviso 1841 / San Zenone degli Ezzelini - Treviso 1920
Pittore, Decoratore
Biografia
da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Castelfranco Veneto il 3 settembre 1841, morto quasi dimenticato a San Zenone degli Ezzelini il 7 dicembre 1920. Frequentò l'Accademia di Venezia dove progredì rapidamente sotto la direzione del Michelangelo Grigoletti e di Carlo De Blaas. Ottenuta la pensione governativa si recò a Roma e in altre città d'Italia, a scopo di studio e di perfezionamento. Seguace della scuola di Luigi Nono e di Giacomo Favretto con tendenza accentuata al romantico fu pittore della vita intima e povera e delle scene di carattere veneziano. Espose i suoi dipinti nelle mostre di Roma, Torino, Milano, Venezia, Parigi, Monaco, Berlino, New York, Bruxelles, ecc. Si trasferì poi a Castelfranco, dove continuò nel suo fecondo lavoro, dedicandosi anche agli affreschi. Opere: "Ritorno dalla scuola"; "Fanciulle che cantano nella valle"; "Lucrezia Degli Obizzi"; "Autunno"; "Inizio alla carriera"; "Modella in posa"; "Partita alle carte", esposte a Torino nel 1880-1884 e 1888; "Le scarpette nuove", esposta a Roma nel 1889; "La cresima"; "Matelda", considerata una delle sue migliori opere, esposta e venduta a Berlino; "Interno della chiesa di Santa Maria dei Frati a Venezia", premiata con medaglia d'oro di primo grado a Liverpool. Altri lavori: "Giro tondo"; "Ninfa"; "Rosario"; "Prime carezze"; "La dottrina"; "La scuola", "La pappa al fogo", nella Banca di Castelfranco Veneto; "Il fuso dell'avola"; "Ricreazione"; "Partenza per l'America"; "Buoni motti e risa"; "Costume romano" e "Autoritratto", rimasto incompleto.
Nato a Castelfranco Veneto il 3 settembre 1841, morto quasi dimenticato a San Zenone degli Ezzelini il 7 dicembre 1920. Frequentò l'Accademia di Venezia dove progredì rapidamente sotto la direzione del Michelangelo Grigoletti e di Carlo De Blaas. Ottenuta la pensione governativa si recò a Roma e in altre città d'Italia, a scopo di studio e di perfezionamento. Seguace della scuola di Luigi Nono e di Giacomo Favretto con tendenza accentuata al romantico fu pittore della vita intima e povera e delle scene di carattere veneziano. Espose i suoi dipinti nelle mostre di Roma, Torino, Milano, Venezia, Parigi, Monaco, Berlino, New York, Bruxelles, ecc. Si trasferì poi a Castelfranco, dove continuò nel suo fecondo lavoro, dedicandosi anche agli affreschi. Opere: "Ritorno dalla scuola"; "Fanciulle che cantano nella valle"; "Lucrezia Degli Obizzi"; "Autunno"; "Inizio alla carriera"; "Modella in posa"; "Partita alle carte", esposte a Torino nel 1880-1884 e 1888; "Le scarpette nuove", esposta a Roma nel 1889; "La cresima"; "Matelda", considerata una delle sue migliori opere, esposta e venduta a Berlino; "Interno della chiesa di Santa Maria dei Frati a Venezia", premiata con medaglia d'oro di primo grado a Liverpool. Altri lavori: "Giro tondo"; "Ninfa"; "Rosario"; "Prime carezze"; "La dottrina"; "La scuola", "La pappa al fogo", nella Banca di Castelfranco Veneto; "Il fuso dell'avola"; "Ricreazione"; "Partenza per l'America"; "Buoni motti e risa"; "Costume romano" e "Autoritratto", rimasto incompleto.
Bibliografia
A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953
Benezit - Dictionnaire
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