Carlo Battaglia
Battaglia Carlo
La Maddalena - Olbia/Tempio 1933 / La Maddalena - Olbia/Tempio 2005
Pittore
Biografia
Nel 1970 partecipa alla 35ma edizione della Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia presentandovi "Remir", Cadmus", "Cleobulo", "Calypsa", "Caldei", "What thou lovest well remains" e "Lete per M.R.", esposizione alla quale è anche presente alle edizioni del 1978, 1980 e 1982. Nella Pinacoteca Nazionale di Sassari sono conservate nove sue opere.
Nel 1973 partecipa alla X edizione della Mostra Quadriennale d'Arte Nazionale. Situazione dell'Arte non figurativa di Roma, ed è anche presente alla edizione XI edizione del 1986.
Da Archivio Biblioteca Quadriennale di Roma
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Trascorre l’infanzia a Genova e dal 1943, con la famiglia, va a vivere per tre anni a La Maddalena, suo luogo di nascita. Dal 1947 è a Roma dove frequenta prima il liceo classico, poi il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti, dove segue le lezioni di Toti Scialoja. Si appassiona alla pittura, specialmente a quella americana contemporanea, tralasciando i suoi primi interessi legati al mondo del cinema e del teatro. Si diploma con una tesi su Jackson Pollock e si dedica definitivamente alla pittura. Comincia a viaggiare per studiare i quadri dei maestri contemporanei. Nel 1962, per alcuni mesi, si trasferisce a Parigi con una borsa di studio. Tiene la sua prima personale a Roma nel 1964 alla Galleria La Salita e due anni dopo tiene un’importante mostra a Milano al Salone Annunciata. Nel 1967 soggiorna per sei mesi a New York dove lavora in uno studio a Canal Street. Qui conosce Reinhardt, Motherwell e frequenta lo studio di Rothko. Nel 1970 è invitato alla Biennale di Venezia con una sala personale dove espone per la prima volta le "Maree", tema ricorrente nel suo percorso artistico. Prende parte alle principali rassegne nazionali e internazionali dedicate alla “nuova pittura” e alla “pittura analitica”, non riconoscendosi però nella limitazione di formule teoriche. Di questi anni sono le mostre antologiche tenute a Venezia, Palazzo Grassi, nel 1974, a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, nel 1976 e alla Kunsthalle di Düsseldorf nel 1978. Nel 1980 è nuovamente invitato con una sala alla Biennale di Venezia. Negli anni Ottanta lavora tra Roma e New York per approdare definitivamente a La Maddalena dove può dipingere in totale solitudine.