Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Parma il 2 aprile 1839, mortovi il 25 giugno 1911. Studiò in patria sotto la guida di Francesco Scaramuzza. Vincitore del pensionato artistico per l'Emilia (1863), andò a perfezionarsi a Firenze dove seppe farsi largo e fu premiato nella Esposizione del 1865. Recatosi poi a Parigi, vi aperse studio non senza fortuna; ma la guerra franco-prussiana lo costrinse a ritornare in Italia. Si stabilì allora a Roma e, tra il 1872 e il 1878 fu uno dei pittori più in voga della nuova Capitale. I suoi quadretti di soggetto agreste andavano a ruba e le commissioni di lavori di decorazione nei più fastosi palazzi si susseguirono incessantemente. Così egli adornò di grandi affreschi allegorici alcune sale del Quirinale, il cortile coperto della Villa Reale di via Salaria, il salone della Consulta, le principali aule della Prefettura, del Ministero delle Finanze, del Consiglio Provinciale, della Cassa di Risparmio, l'Aula Magna del Senato e numerose ville principesche dell'Urbe e della campagna circostante. Tornato a Parma nel 1878 come insegnante in quella Accademia di Belle Arti ne divenne poi direttore. Anche qui fece pregiati lavori di cavalletto e numerose pitture murali, tra cui è notevole la decorazione dell'aula del Consiglio Comunale. Parecchi suoi quadri sono conservati nella Pinacoteca di Parma. Espose a Firenze nel 1863 e nel 1865, nel '67 e nel '72 al «Salon» di Parigi; nel '71, nel '73 a Napoli; indi, quasi ininterrottamente, a tutte le principali mostre d'Arte dell'Alta Italia, di Firenze e di Roma. Partecipò anche alle esposizioni di Nizza (1883) e di Londra (1888). Nel 1939 fu celebrato il centenario della sua nascita con una Mostra personale organizzata dal Sindacato Artisti di Parma.