Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Sissa il 15 luglio 1803 morto a Parma il 20 ottobre 1886. Studiò in Parma ispirandosi al Correggio, poi si recò a Roma dove lavorò soprattutto come illustratore. Le sue opere principali si conservano nella Pinacoteca di Parma e alcuni quadri sono collocati in quelle chiese. L'"Assunta in cielo", è nella parrocchiale di Corte Maggiore Piacentino. A Palazzago (Bergamo) nella chiesa parrocchiale esiste una sua notissima pala d'altare. Sono opera sua i dipinti danteschi sulle pareti della Sala di Dante della biblioteca di Parma. Lo Scaramuzza tracciò una serie di cartoni illustranti l'intero "Poema Dantesco". Questa lunga opera fu compiuta nell'aprile del 1876 dopo 17 anni di lavoro indefesso. Sessanta dei duecentoquaranta cartoni che la compongono furono esposti nel 1931 nell'ex chiesa di San Leonardo a Parma. Tra le sue opere murali migliori si ricordano la volta del Tempietto petrarchesco di Selvapiana (1841) e la volta di una sala del Museo d'Antichità di Parma (1844). Lo Scaramuzza fu anche un patriota fervente e prese parte a tutti i movimenti rivoluzionari del suo tempo. Nel 1848, il 20 marzo, suonò a stormo per un'ora e mezzo dalla torre del Duomo di Parma; e ospitò a casa sua i più perseguitati liberali. E' del 1831 pochi giorni dopo l'esecuzione di Ciro Menotti, il suo "Pregate per i vivi e per i morti", notevole in quanto prova la temerarietà dell'artista: rappresenta una donna abbrunata che, dopo aver collocata una corona di fiori e di quercia su un cippo marmoreo, si è prostrata e abbraccia il piccolo figlio. Sul nastro della corona si poteva leggere: «Francesca Menotti».